Condivisione della conoscenza e un comune impegno per innovare l’azione amministrativa: è questa la filosofia che ispira l’azione del CSI-Piemonte, come partner organizzativo e tecnico della Regione Piemonte, per diffondere le soluzioni ICT realizzate per gli Enti piemontesi attraverso gli strumenti della collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni e del riuso. Anche l’Agenda Digitale Italiana individua questi strumenti come fondamentali per ottimizzare l’utilizzo delle risorse, in una logica di co-investimento e di riutilizzo di soluzioni tecnico-organizzative.

Nei primi mesi del 2014 il Consorzio, in coerenza con gli obiettivi nazionali e regionali, ha rafforzato questa azione strategica, intensificando in particolare le relazioni istituzionali e collaborative con la Pubblica Amministrazione Centrale, con le Regioni e con gli Enti locali. L’obiettivo? Proporre modelli di progettualità condivisa, finalizzati a valorizzare le eccellenze locali e a ottenere economie di scala gestionali in un’ottica di spending review.

“In tale contesto – spiega Silvia Zanchetta della Direzione Relazioni Istituzionali del CSI – si colloca la recentissima Convenzione tra Regione Piemonte, Regione Siciliana e le rispettive in house ICT (Sicilia e-Servizi e CSI-Piemonte) per condividere competenze e progettualità in ambito ICT”. Così come il Protocollo di Intesa tra CSI, AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) e Consip Spa, firmato a febbraio per promuovere le best practice e realizzare attività congiunte fra Pubblica Amministrazione Centrale ed Enti locali.

Alcuni accordi per il riuso di soluzioni applicative sono già realtà consolidate, come il MUDE – Modello Unico Digitale per l’Edilizia scelto dalla Regione Emilia Romagna per gestire le richieste di contributi per il ripristino delle abitazioni rese inagibili dal terremoto del 2012. Il sistema, progettato e realizzato dal CSI per la Regione Piemonte e la Città di Torino, è stato personalizzato con nuove funzionalità e ha gestito 9 mila pratiche per i 63 Comuni colpiti dal sisma.. La creazione di nuove sinergie tra le Amministrazioni ha permesso, in questo caso, l’efficienza nella conduzione di interventi urgenti e di largo respiro.

Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha invece adottato la piattaforma documentale DoQui per gestire in maniera completamente digitalizzata l’ archivio ed il protocollo, grazie a un’intesa siglata nel 2013 con il Consiglio Regionale del Piemonte. Disponibile in riuso per tutte le amministrazioni pubbliche, DoQui è utilizzato da più di 20 enti, tra i quali il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e le Regioni Liguria e Valle d’Aosta. E, per restare in Valle d’Aosta, anche la gestione del bollo auto è garantita dal riuso del sistema informativo della Regione Piemonte, per il quale il CSI fornisce i servizi ICT di supporto tecnico e operativo.

Un accordo di collaborazione tra la Regione Piemonte e la Regione Calabria ha permesso l’avvio del riuso del sistema informativo per la gestione degli screening oncologici, realizzato dal CSI-Piemonte per la Regione nell’ambito del Programma Prevenzione Serena. “Il CSI ha fornito l’assistenza tecnica e organizzativa nella fase di ricognizione dei sistemi di ogni singola Azienda Sanitaria Provinciale calabrese, di definizione progettuale, di supporto all’integrazione con gli applicativi esistenti e di formazione del personale” – spiega Francesco Pirastu, della Direzione Relazioni Istituzionali del Consorzio. “Le Aziende Sanitarie calabresi non hanno solo riusato una soluzione software, ma hanno anche avviato l’adozione di un protocollo di screening comune con l’obiettivo di garantire alla Regione Calabria una vista univoca ed integrata del programma di screening regionale”.

Un’iniziativa che rende ancora più evidente la validità del modello della collaborazione tra Enti, non solo per il riuso di soluzioni informatiche già sperimentate ma anche per la condivisione del bagaglio di competenze maturate dalle singole Amministrazioni.

Anna Carbone

 

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