Smart Data Net è l’ecosistema pubblico-privato che in Piemonte permette oggi di condividere e aggregare informazioni prodotte da fonti diverse, per creare applicazioni intelligenti e sostenibili. Un modo concreto, insomma, per mettere a frutto l’enorme patrimonio dei dati pubblici, facendolo interagire con un mondo di oggetti intelligenti.

Durante l’incontro in CSI ne ha parlato nel dettaglio Anna Cavallo, responsabile Open Government e Smart Data del Consorzio, che si è soffermata in particolare sulla Yucca-Smart Data Platform, vero cuore dell’iniziativa. “Si tratta – ha spiegato – di una piattaforma cloud abilitante e precompetitiva, che abbiamo realizzato per conto della Regione Piemonte e che favorisce l’accesso alle tecnologie innovative da parte delle imprese”.

È l’unica soluzione in Italia, “che mette insieme dati derivanti dall’Internet delle cose e open data pubblici e privati, in un percorso che porta dritto verso il mondo dei big data, offrendo servizi in ottica platform as a service e open source”. I dati che vengono trattati e interconnessi provengono sia dall’Internet delle cose (telecamere, sensori di traffico, centraline meteo, …) che da quello delle persone (tweet, segnalazioni via smartphone, …). “Tutto – ha proseguito Cavallo – può essere condiviso in modo selettivo e controllato, consentendo l’accesso ad altri utenti dell’ecosistema, così come può essere arricchito dall’insieme di informazioni pubbliche messe a disposizione dalla PA”.

Oggi il sistema Smart Data Net è già animato da oltre 160 fra imprese e centri di ricerca, che hanno vinto con i loro 29 progetti il bando Regionale “Internet of Data”, che ha messo a disposizione 14,7 milioni di euro (Fondi FESR 2007.2013) a sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di applicazioni innovative.

La presentazione di Anna Cavallo è disponibile sul sito del CSI Piemonte.

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