6.290 pazienti con depressione lieve o moderata trattati in undici paesi europei. Sono quelli del progetto MasterMind, finanziato dalla Commissione Europea e lanciato nel marzo 2014, a cui hanno partecipato per l’Italia il CSI Piemonte (come partner tecnico), l’ASL TO3 e l’USSL9 di Treviso (come partner clinici).

“MasterMind – spiega Silvia Andernello, della Direzione Salute del CSI – vuole verificare se la telemedicina può aiutare chi soffre di depressione lieve o moderata, fornendo uno strumento aggiuntivo per seguire quanti più pazienti possibile, a un costo sostenibile”. Come? Mettendo a disposizione uno strumento terapeutico on line, condividendo i dati (anonimizzati per garantire la privacy) fra i vari professionisti coinvolti e usando sistemi di videoconferenza per far comunicare pazienti e psicologi. O anche per effettuare riunioni di lavoro tra medici ottimizzando tempi e costi.

Nei giorni scorsi tutto questo è stato al centro di un incontro fra i ricercatori dei paesi coinvolti, che si sono riuniti in Regione Piemonte per fare il punto sul progetto, giunto agli ultimi sei mesi di attività. Dai dati relativi ai primi 2.800 pazienti che hanno concluso il trattamento, è emerso che il 67% di loro è di genere femminile e presenta un alto livello di educazione e solo il 30% ha un impiego stabile. Il 70% è stato indirizzato al trattamento dai propri medici di medicina generale. Mentre il 45% ha rilevato un miglioramento dei propri sintomi depressivi oppure ha capito di aver bisogno di un intervento psicoterapeutico.

In Piemonte, il periodo di “arruolamento” dei pazienti è iniziato nel settembre 2015 e durerà fino a febbraio. I pazienti sono stati indirizzati agli psicologi del gruppo di lavoro clinico del progetto MasterMind presso l’ASL TO3. 155 le persone già seguite con la psicoterapia cognitivo comportamentale computerizzata, di cui 63 anche con la videoconferenza (l’uso congiunto dei due strumenti si è rivelato più efficace). Circa 360, invece, le persone trattate fino a oggi in Italia.

“Lo strumento scelto dall’ASLTO3 – continua Andernello – è “I-Fight Depression” (IFD) della O.N.G. European Alliance Against Depression (EAAD) e rappresenta uno dei due fronti su cui è intervenuto il CSI”. Il Consorzio si è occupato della sua localizzazione in italiano, dell’accordo di collaborazione con la EAAD, del supporto tecnico di primo livello e della relazione tecnica con il fornitore del servizio. “Abbiamo poi collaborato con l’ASL TO3 per la gestione delle informazioni, la rilevazione dei dati quantitativi relativi ai pazienti e l’analisi qualitativa sui risultati di progetto, lavorando alla realizzazione di focus group fra i medici di medicina generale e gli psicologi dei Centri di Salute Mentale, così come alle interviste con la Direzione dell’ASL”.

L’altro fronte è stato quello delle videoconferenze. “Grazie all’utilizzo della nostra soluzione EasyMeeting– prosegue Andernello – le persone hanno potuto effettuare le sessioni di trattamento previste comodamente da casa, via internet e nell’orario preferito”.

MasterMind continuerà fino al febbraio del prossimo anno. Intanto, per saperne di più oltre al sito ufficiale sono disponibili un video sviluppato per esemplificare in che cosa consiste il coinvolgimento del paziente in Mastermind e una pagina Facebook.

Maurizio Gomboli

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here