Progetti internazionali. La presenza del CSI in Albania non è cosa degli ultimi mesi. Le attività del Consorzio risalgono infatti a ben prima delle due gare vinte nei mesi scorsi. Per la precisione, il CSI opera nel Paese del 2006 attraverso missioni commerciali, ospitando visite di studio di amministrazioni centrali e locali albanesi e rispondendo a bandi di gara. Un impegno che si è concretizzato con l’apertura di una branch a Tirana nell’aprile 2012.

“L’obiettivo – spiegano Vincent Pageron e Nicola Ianutolo, della Dir. Attività Internazionali – era e rimane tuttora duplice: consolidare la presenza del Consorzio sul territorio albanese e operare quale “trait d’union” tra il sistema piemontese ‐ rappresentato dalle sue principali istituzioni, dalle utilities locali e dal comparto delle aziende ICT piemontesi ‐ e le diverse realtà pubbliche e private albanesi, per lo sviluppo e il rilancio di iniziative istituzionali e progettuali”.

Dal 2012 al 2015 il CSI Piemonte ha così sviluppato, in partenariato con aziende albanesi e in collaborazione con altre imprese italiane, tre progetti finanziati dalla Banca Mondiale in ambito territoriale e catastale a favore del Ministero della Giustizia e dell’agenzia “Immovable Property Registration Office”. Oltre a un progetto finanziato dalla Commissione Europea sul tema eGovernment e gestione documentale, a favore del Ministero per l’Innovazione e l’ICT e della “National Agency for Information Society”.

La presenza ormai consolidata del Consorzio in Albania attraverso la sua branch e i risultati delle sue azioni produttive e commerciali hanno contribuito alla recente aggiudicazione di due nuove gare, che forniranno visibilità all’azione del Consorzio fino al 2018 e che potranno certamente facilitare lo sviluppo di ulteriori opportunità di medio termine.

“In futuro – continua Pageron – il Consorzio intende proseguire con le finalità e le direttrici individuate finora. L’obiettivo strategico resta la creazione, il consolidamento e lo sviluppo di un sistema di relazioni pubbliche e private a livello locale, nazionale e internazionale per migliorare la capacità di attrarre i fondi internazionali e per esportare il modello del Sistema Piemonte, che rappresenta un patrimonio di valore per risorse professionali, competenze, referenze e prodotti in materia di gestione delle amministrazioni pubbliche”.

Questo consentirà per esempio di collocare con sempre maggior decisione il sistema ICT piemontese in una dimensione internazionale e di proporlo come modello di gestione funzionale, efficiente e innovativa della PA a cui i soggetti pubblici internazionali possono guardare per acquisire know-how ed esperienza.

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