I bandi FESR della Toscana parlano piemontese, almeno in parte. La Regione Toscana, infatti, ha deciso di riutilizzare il Sistema Informativo di Gestione e Monitoraggio dei Finanziamenti della Regione Piemonte, la soluzione realizzata dal CSI che dal 2009 è utilizzata per la gestione della programmazione POR-FESR e PAR-FSC 2007-2013 e che è stata confermata come punto di riferimento anche per la programmazione regionale POR-FESR 2014-2020.

Un benchmark condotto nel 2014 dalla Regione Toscana sui sistemi usati a livello nazionale per la gestione dei bandi, infatti, ha evidenziato come la soluzione piemontese rappresentasse la scelta più indicata, viste anche le referenze: oltre 8.300 progetti gestiti per un valore complessivo di oltre 2 miliardi e 500 milioni di euro.

Nel dicembre 2015 la Regione Piemonte e la Regione Toscana hanno così sottoscritto una convenzione che avviava il riuso del Sistema, con l’obiettivo di permettere un’opportuna gestione della programmazione POR-FESR 2014-2020 nei tempi prescritti dai regolamenti comunitari. Sviluppo Toscana, l’Organismo Intermedio deputato alla gestione dei fondi FESR per la Toscana, e CSI Piemonte si sono quindi impegnati per il riuso del sistema piemontese nel nuovo contesto.

Sebbene alcune delle logiche siano state necessariamente riviste, in virtù del diverso contesto organizzativo toscano, gli sforzi necessari all’adeguamento si sono rivelati inferiori rispetto alla realizzazione di una nuova soluzione. Il nuovo Sistema, ora denominato Sistema Informativo Unico FESR (SIUF), è entrato in esercizio il 25 gennaio 2017, con la gestione delle prime linee di finanziamento del POR-FESR 2014-2020 della Regione Toscana.

“L’attività di collaborazione interregionale si è concentrata finora in particolare nel supportare la Regione Toscana e Sviluppo Toscana nel riuso della componente relativa al Gestionale dei Finanziamenti, ovvero la parte che consente la rendicontazione dei giustificativi di spesa del beneficiario che si è aggiudicato il contributo o finanziamento pubblico. Ma anche accompagnandola nell’attività di formazione rivolta agli utilizzatori della Piattaforma”, spiega Luigi Panarace, specialista dell’area Gestione e manutenzione applicativa del CSI.

La piattaforma piemontese garantisce infatti la massima flessibilità operativa e permette la gestione dell’intero ciclo di vita del bando, comprese le attività imputabili agli Organismi di controllo e relative al monitoraggio e alla certificazione delle spese nei confronti della Comunità Europea. Come spiega Enzo Cartisano, Demand Manager dell’area Attività Produttive della Direzione Governo e Soluzioni applicative per la PA del CSI, “ci siamo soprattutto impegnati nelle attività di supporto tecnico e di coordinamento delle fasi di evoluzione del Sistema Informativo Unico FESR della Regione Toscana, come l’integrazione del Sistema preso a riuso dal Piemonte con i sistemi preesistenti del contesto toscano e il supporto alla definizione di alcune nuove componenti architetturali, anch’esse in via di realizzazione”.

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