Incontrarsi, discutere di informatica a 360 gradi e vedere dal vivo un’importante galleria di calcolatori di rilevanza storica provenienti da tutta Italia. Sono questi gli obiettivi principali di “A bit of [hi]story. Dalla valvola allo smartphone”, il festival organizzato il 13 e 14 maggio prossimi a Torino dal MUPIN, il Museo Piemontese dell’informatica.

Location dell’evento, giunto alla seconda edizione, sarà lo Spazio MFR di corso Settembrini 164 (nell’ex stabilimento industriale Fiat di Mirafiori), al cui interno si snoderà un programma molto ricco, fatto di eventi e attività parallele. Tra i relatori Paolo Attivissimo, il blogger Alessandro “Dottor Manhattan” Apreda e l’autrice di fumetti Sidney Padua.

Ma da cosa nasce questa iniziativa? Ce lo spiega il Segretario del MUPIN Andrea Poltronieri. “All’inizio della rivoluzione informatica, fra gli anni ’70 e ’80 – sottolinea Poltronieri – ogni personal computer era un oggetto a sé, con pregi e difetti. E i primi appassionati erano prima di tutto esperti di elettronica, capaci di costruire da soli il proprio elaboratore”.

Da allora, le cose sono molto cambiate e oggi i computer sono anonimi e simili fra loro, con una architettura uniforme dai tablet ai supercomputer. “Per questo sempre più persone si sono interessate ai vecchi Pc, tanto che oggi esiste un vasto movimento di appassionati che si dedicano al recupero e al restauro delle macchine più datate”, aggiunge Poltronieri. “Ciò che vogliamo fare con questa manifestazione è coinvolgere il maggior numero possibile di collezionisti, appassionati, associazioni ed enti per creare una esposizione “collaborativa”, approfittando dell’occasione per coinvolgere il pubblico nelle attività”.

Attività, per esempio, come l’hackaton per sole ragazze (dai 15 anni in su) incentrato su Watson (l’intelligenza artificiale di IBM) e curato dal Gruppo NERD di “Big Blue”. “Si tratta di una specie di concorso – racconta Poltronieri – in cui vari gruppi di sviluppatori/hacker, in questo caso ragazze, si sfidano nello sviluppo del miglior hack, cimentandosi nello sviluppo di applicazioni che utilizzino i servizi di Watson”.

“A bit of [hi]story” resterà aperta a tutti, con ingresso gratuito, dalle 10 alle 24 di sabato 13 maggio e dalle 9 alle 20 di domenica 14. Per conoscere il programma dettagliato degli incontri basta visitare il sito dell’evento.

A fianco di questa iniziativa si terrà anche “Scienza in fabbrica”, un evento organizzato dall’Associazione Centroscienza Onlus per proporre ai visitatori un’analisi dell’impatto che i mutamenti scientifici hanno avuto non solo sul mondo della ricerca e dell’innovazione, ma anche su ambiti inusuali e più attinenti con la quotidianità, come le tematiche ambientali, l’intrattenimento, il benessere fisico e la sfera culturale. Programma e attività proposte sono consultabili all’indirizzo www.settimanedellascienza.it

 

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