Un finanziamento europeo di 1,4 milioni di euro. È quello che ha ottenuto SAFECARE, il progetto sulla “Protezione della infrastrutture critiche nella sanità” nato da una partnership fra ASL TO5, CSI Piemonte e Istituto Superiore Mario Boella sulle più avanzate tecnologie e procedure di sicurezza in campo sanitario.

Finanziato dal Programma Horizon 2020, il progetto coinvolge un partenariato composto da 21 enti di 10 diversi Stati Europei, per un valore complessivo di 9 milioni di euro e ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e il funzionamento continuo e coordinato delle infrastrutture critiche che presidiano un settore chiave come legato alla nostra salute.

Lo sviluppo e l’organizzazione dei Paesi industrializzati si fondano infatti su un sistema di infrastrutture sempre più complesse e articolate. Sistema dei trasporti, sanità, reti per la fornitura dell’energia, risorse idriche, banche, sono solo alcuni esempi delle infrastrutture definite “critiche”, la cui manomissione o interruzione anche momentanea a causa di problemi di sicurezza può avere effetti dirompenti sul normale funzionamento di un Paese.

Negli ultimi anni, per ragioni economiche, sociali e tecnologiche, queste infrastrutture sono diventate sempre più complesse e interdipendenti. Questo ha permesso di migliorare la qualità dei servizi e di contenere i costi, ma ha generato un grado più alto di vulnerabilità. Gli effetti di guasti tecnici, attacchi cibernetici, disastri naturali o attacchi terroristici possono infatti avere conseguenze devastanti sull’economia di un Paese e sulla vita dei suoi abitanti.

Il progetto SAFECARE dura tre anni e si propone di combinare le tecnologie più avanzate, le metodologie sistemiche e le procedure più evolute, in nuove soluzioni tecniche e metodologiche di sicurezza fisica e cibernetica delle strutture sanitarie, secondo il criterio della sostenibilità economica. I partner piemontesi collaboreranno con i partner stranieri nella valutazione delle soluzioni per la sicurezza e la gestione delle crisi: il CSI Piemonte si occuperà degli aspetti di sicurezza informatica e di rete dell’ASL TO5 e delle attività formative per tutti i partner, l’ASLTO5 gestirà tutti gli aspetti di sicurezza fisica ospedaliera e l’Istituto Superiore Mario Boella guiderà le attività relative alla combinazione delle soluzioni di sicurezza fisiche con quelle informatiche.

Si definiranno quali sono gli elementi di vulnerabilità, gli asset critici e i rischi che si possono prevedere. I dati raccolti saranno gestiti ed elaborati dal CSI Piemonte a livello locale ed europeo, mediante sofisticate tecniche di analisi statistica per realizzare un sistema di supporto alle decisioni applicabile in caso di situazioni critiche.

Progetti dimostrativi mediante la definizione e il test di specifici scenari sono previsti negli Ospedali di Marsiglia, Torino, Amsterdam. Queste sperimentazioni varranno come esperienze pilota e produrranno risultati che saranno resi disponibili concretamente come dati e soluzioni, scalabili ed adattabili alle diverse realtà operative sanitarie in tutti i Paesi Europei

“SAFECARE ci consentirà di analizzare e provare sul campo nuove e innovative soluzioni tecnologiche e procedure di sicurezza, al fine di migliorare i servizi della nostra Asl”, ha dichiarato il Direttore Amministrativo dell’ASL TO5, Massimo Corona. “Si tratta di una iniziativa che potrà essere applicata anche in diverse strutture sanitarie regionali, in Italia e nel resto dell’Europa”.

Secondo il Presidente del CSI Piemonte Claudio Artusi, “il progetto rappresenta un’importante iniziativa che ci vedrà protagonisti a livello internazionale su un tema cruciale come quello della protezione delle infrastrutture critiche. Oggi la vulnerabilità delle reti e la necessità di mettere in sicurezza servizi, informazioni e dati sensibili ha assunto infatti un ruolo centrale soprattutto per le Aziende Sanitarie e in generale per le Pubbliche Amministrazioni”.

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