Vivere bene, nel privato e sul lavoro. Sembra una ricetta facile per la felicità, ma a volte ostacoli più o meno gravi possono essere dietro l’angolo. Per questo il CSI Piemonte ha deciso di offrire a tutti i dipendenti del CSI Piemonte e ai loro familiari un nuovo servizio di supporto per affrontare situazione di disagio legato all’ambiente professionale o familiare. A farlo ci penserà il “Servizio d’ascolto” lanciato ufficialmente il 5 aprile scorso, che verrà erogato da un’equipe di psicologi, psicoterapeuti e medici dell’Associazione Tiarè.

“La nostra Associazione – spiega Luca Ortolan, psicologo referente del progetto – ha una grande esperienza in questo tipo di problematiche, che affrontiamo con una squadra di professionisti attraverso interventi individuali e di gruppo, percorsi di formazione, di supervisione e di consulenza”. Mettendo in campo tutte le soluzioni cliniche che possono aiutare le persone a stare meglio nei diversi contesti in cui si vivono. “Non a caso – prosegue Ortolan – sono già due i Centri analoghi che gestiamo in altre realtà aziendali”.

“Il servizio nasce da una Convenzione fra CSI e Tiarè – ricorda Barbara Gherra, responsabile dell’area Gestione e Sviluppo Risorse Umane del CSI – e fa parte delle tante iniziative di welfare e di responsabilità sociale che abbiamo lanciato per migliorare il benessere individuale e collettivo di chi lavora in CSI, aiutando a conciliare il tempo personale con quello del lavoro”. Basti pensare a flessibilità oraria, asilo nido, previdenza sanitaria integrativa o, più recentemente, a telelavoro e smart working.

“Inoltre – aggiunge Federico Lucia, del Servizio Prevenzione e Protezione CSI – il supporto di un team di professionisti psicologi e psicoterapeuti ci aiuterà a gestire il rischio “Stress lavoro correlato”, permettendoci di migliorare le condizioni lavorative delle persone e le dinamiche sociali interne all’azienda”.

Ma cosa prevede in pratica il nuovo servizio? “La convenzione – spiega Laura Di Marco, dell’area Gestione e Sviluppo della Risorse Umane del CSI – dura due anni e offre un massimo di dieci incontri per ogni dipendente o suo familiare sino al 28 febbraio 2020”.

Per garantire l’anonimato, il “Servizio d’ascolto” è ospitato dai locali dell’Associazione in via Berthollet 44 a Torino. Rappresenta un luogo di incontro a cui si può accedere in modo del tutto gratuito e volontario, per confrontarsi con professionisti preparati a far fronte a tutte quelle situazioni di difficoltà che rischiano di avere un’influenza negativa sul proprio lavoro o sulla serenità del proprio nucleo familiare.

Il tutto nel pieno rispetto della privacy. L’Associazione Tiarè, infatti, è tenuta a rispondere alle norme del Codice Deontologico degli Psicologi italiani, che impone l’obbligo del segreto professionale. “In ragione di tale obbligo – aggiunge Laura Di Marco – non sarà possibile fornire alcuna informazione al CSI Piemonte relativamente all’identità delle persone o ai contenuti emersi, mentre è prevista, nell’interesse del paziente, la condivisione con il Medico Competente aziendale, ugualmente soggetto all’obbligo del segreto professionale a garanzia della piena riservatezza e anonimato”.

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