I nuovi servizi tecnologici di supporto alle emergenze sviluppati dal progetto I-REACT sono stati per la prima volta testati nella grande esercitazione internazionale di protezione civile PieMODEX 2018, che si è tenuta lo scorso marzo nella provincia di Alessandria.

Durante quattro intensi giorni sul campo, 600 volontari della Protezione civile del Piemonte hanno lavorato insieme ad altri 200 colleghi provenienti da diversi paesi europei, come Spagna, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Lussemburgo e Finlandia, e si sono cimentati nella ricerca e nel recupero di persone colpite da un’alluvione, simulando lo scenario di una piena straordinaria dei fiumi Po, Tanaro e Bormida.

I-REACT è un progetto finanziato dalla Commissione Europea con il programma Horizon 2020, di cui il CSI Piemonte è partner insieme all’Istituto Superiore Mario Boella (capofila) e a centri di ricerca, organizzazioni internazionali come l’UNESCO, enti pubblici e piccole e medie imprese. L’obiettivo è la realizzazione di una piattaforma che, integrando tecnologie di avanguardia, permetta di prevenire e agire in modo più efficace in caso di calamità naturali, in particolare alluvioni e incendi.

Utilizzando l’app di I-REACT, i volontari hanno potuto ricevere notifiche e comunicazioni dalla sala operativa e inviare segnalazioni contenenti fotografie, misure ed informazioni geolocalizzate sullo stato dell’alluvione simulata; i report sono stati ricevuti e visualizzati in tempo reale dallo strumento di “control room”, insieme a informazioni provenienti da sistemi di previsione e monitoraggio e dai social media.

La piattaforma sviluppata, infatti, integra dati e informazioni da fonti diverse: immagini da satellite, droni, social stream, dispositivi wearable, sistemi informativi locali, bollettini meteo e reti di monitoraggio ambientale. Permette così di avere un quadro completo e costantemente aggiornato della situazione, riducendo i tempi di intervento e migliorando la comunicazione tra addetti ai lavori e la stessa popolazione.

“Per quanto riguarda gli strumenti mobile, abbiamo realizzato due versioni dell’app: una per soccorritori, tecnici e volontari e una per i cittadini, con meno informazioni da un punto di vista quantitativo, ma che sfrutta meccanismi, come quelli di gamification, per creare e tenere attive comunità di utenti – spiega Mauro Velluto, che fa parte dell’area Territorio e Cartografia del CSI – Le stiamo testando in demo in diversi paesi europei, a giugno saremo in Inghilterra”.

Tra gli elementi innovativi del progetto I-REACT c’è inoltre l’introduzione del formato CAP per la diffusione delle allerte. Si tratta di un tipo di linguaggio XML strutturato per essere condiviso istantaneamente in maniera automatica, e che si sta affermando nel mondo come standard per lo scambio di comunicazioni durante le emergenze: un’esperienza curata dal CSI che potrà rivelarsi molto utile anche per il nostro sistema regionale di Protezione Civile.

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