Gli archivi sono un luogo di fascino. La conservazione di oggetti, memorie, documenti è spesso uno scrigno di scoperta, ma è soprattutto con la loro fruizione che l’archivio diventa un luogo di utilità culturale e storica. Per questo il digitale è una delle componenti fondamentali e può aggiungere alla possibilità di consultazione anche un’esperienza di fruizione nuova e inedita.
Ne è un esempio il progetto di valorizzazione che ha interessato due collezioni appartenenti all’AIPO, Agenzia Interregionale per il fiume Po, che possiede un immenso patrimonio di cartografia storica conservato nell’Archivio Storico del Polo Scientifico di Boretto (RE). Un lavoro che ha preso vita in occasione di Parma Capitale della Cultura 2020+21.
Si tratta di 141 carte della collezione Brioschi, unica in Italia, anche per la bellezza delle tavole acquerellate che raffigurano mappe del bacino idrografico del fiume Po, dalla città di Pavia al mare Adriatico. E di 300 altre carte del Fondo Po, con mappe, sezioni, profili e fotografie del fiume tra il 1708 e il 1926.
Le cartografie sono state indicizzate e rese disponibili su web grazie al CSI.
Ci spiega tutto Laura Appendini, l’esperta in GIS (Geographic Information System) che in CSI ha seguito il progetto. “Abbiamo creato il catalogo di entrambi i fondi e la collezione Brioschi è stata georeferenziata sul Geoportale di AIPO, permettendo di effettuare una ricerca non solo per categorie classiche, ma anche geografica”. In questo modo è possibile sovrapporre alle mappe geografiche di oggi quelle storiche.
È possibile consultare ogni tavola o fotografia, visualizzarla ad alta risoluzione e scaricarla gratuitamente per motivi di studio o lavoro.
Il CSI si è occupato anche dell’interfaccia di consultazione, realizzata dai colleghi del Centro di Eccellenza Digital e UX Design.
Per i non addetti ai lavori, questo rappresenta uno strumento in più per scoprire e apprezzare il territorio e la sua storia.
Cartografia storica di AIPO on line: http://geoportale.agenziapo.it/web/index.php/it/cartografia-storica
Nella foto: Tavola della Collezione Brioschi, Volume 0 – Tavola 8