Lo Scorecard, elaborato dalla London Business School, rileva la situazione di 50 Paesi in merito al grado di connettività.

Questa viene intesa in senso ampio, abbinando da un lato l’insieme delle infrastrutture e dell’hardware (cavi di rame, cavi in fibra ottica, computer in rete, cellulari, …) che consentono un rapido flusso di informazioni indipendentemente dalle distanze fisiche, dall’altro l’uso che cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni fanno di tutto ciò. L’obiettivo finale è valutare la cosiddetta ‘connettività utile’, ovvero quella in grado di esercitare un impatto positivo a vantaggio del benessere economico e sociale di un territorio.

Le nazioni esaminate sono suddivise in due gruppi da 25, ovvero le ‘Resource-driven economies’ (come Russia, Brasile, Cina e India) e le ‘Innovation-driven economies’ (quali USA, Giappone, Singapore, Ungheria, Germania e Italia). Le due classifiche elaborate in riferimento a tali raggruppamenti confermano in testa – a confronto con il 2010 – rispettivamente la Malesia e la Svezia, con l’Italia che mantiene il 22° posto dello scorso anno tra le Innovation-driven economies guidate dal paese scandinavo.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here