La televisione resta la regina dell’informazione: la utilizza il 97,4% della popolazione, con un aumento dell’utenza della tv digitale terrestre di oltre 48 punti percentuali tra il 2009 e il 2011, a scapito della tv analogica che segna un -27,1%.

E’ quanto emerge dal nono Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, dal titolo ‘I media personali nell’era digitale’, presentato al Senato lo scorso 13 luglio.

Cresce il valore di internet, percepito come un mezzo più libero e disinteressato (nel 2011 questo strumento sfonda la soglia del 50% della popolazione, attestandosi al 53,1%, +6,1% rispetto al 2009), e continuano a diminuire le vendite dei giornali (-7% di lettori tra il 2009 e il 2011, -19,2% rispetto al 2007). In particolare, aumenta il ‘press divide’ tra quanti ricorrono alla carta stampata e quanti non la usano ancora o non la usano più.

La centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione (l’80,9% degli italiani li utilizza come fonte) ma, tra i giovani, il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% raggiunto dai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook.

Interessante, infine, la tendenza dei lettori a costruirsi sempre più una ‘nicchia di consumi mediatici’ e palinsesti fatti ‘su misura’, per poter scegliere il contenuto che più interessa secondo le modalità e i tempi preferiti.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here