Pubblicato lo Scoreboard 2013 su scienza, tecnologia e industria, il report biennale dell’OCSE che analizza l’andamento degli investimenti in innovazione, le dinamiche dell’occupazione, le relazioni commerciali e la mobilità dei ricercatori nell’economia mondiale. Nel rapporto, 260 indicatori di scienza, tecnologia, innovazione e industria illustrano le performance dei 34 Paesi dell’OCSE e delle principali economie non OCSE nell’ambito di diversi settori.
Ecco cosa emerge dallo Scoreboard 2013:
- gli investimenti in innovazione rimangono una priorità;
- le aziende giovani e dinamiche contribuiscono alla creazione di posti di lavoro in maggior misura rispetto a quanto sia stato riconosciuto in passato;
- i posti di lavoro sono sostenuti dai consumi esteri;
- le economie emergenti svolgono un ruolo sempre maggiore negli ambiti della scienza e dell’innovazione;
- i centri universitari più importanti sono ancora concentrati geograficamente;
- la mobilità dei ricercatori è in aumento.
Nel quadro riportato dall’OCSE, l’Italia rimane indietro rispetto ad altri Paesi per quanto riguarda l’adozione dell’ICT così come negli investimenti in istruzione superiore o in ricerca e sviluppo. Tuttavia, le aziende italiane che investono in ricerca e sviluppo sembrano essere più innovative delle corrispettive imprese in altre economie e l’Italia presenta alcuni punti di forza in aree specifiche (ad esempio, nel design del settore tessile o dei trasporti).