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L’Università del Piemonte Orientale ha recentemente rinnovato la Convenzione con il CSI-Piemonte. Abbiamo approfittato di questa occasione per rivolgere alcune domande al Prorettore Fabio Gastaldi e al Direttore Generale dell’Ateneo Prof. Giorgio Donna.

1) La convenzione firmata col CSI prolunga una collaborazione che dura ormai da anni. Come giudicate quanto realizzato insieme al consorzio e cosa vi aspettate per il prossimo futuro?
“Mentre nei primi anni la collaborazione era piuttosto localizzata e legata alle necessità delle vecchie facoltà e dei dipartimenti per progetti specifici – spiega il Prorettore Gastaldi – da un anno a questa parte il CSI ci ha assistito in un’approfondita ricognizione dell’intero apparato ICT dell’Ateneo. Sono stati mappati processi e capabilities e si sono rilevati il grado di adeguatezza tecnologica, gli ambiti di razionalizzazione, le possibilità di innovazione”.
“Il CSI – prosegue il Prof. Donna – ci ha poi fornito il supporto tecnico e metodologico per elaborare il Piano strategico ICT di Ateneo. È stato e continua a essere un lavoro complesso. Abbiamo apprezzato la competenza, il rispetto delle scadenze e la capacità di coordinare e integrare il lavoro con le risorse esistenti in Ateneo. Ora siamo alla fase dell’implementazione e la realizzazione del progetto: un lavoro che dovrebbe concludersi nell’arco di due anni, in cui il CSI continuerà ad affiancarci.

2) Il piano ICT redatto insieme al CSI delinea uno sviluppo preciso per l’Ateneo. Quali vantaggi vi aspettate per gli studenti e per il personale di un’Università distribuita sul territorio come la vostra?
“Uno dei principali obiettivi strategici – afferma Gastaldi – è quello di usare le ICT per migliorare i servizi amministrativi e quelli rivolti agli studenti. La dematerializzazione e la digitalizzazione dei contenuti è tra le prime pietre miliari del progetto”.
“Semplificare tutto l’apparato burocratico – aggiunge Donna – è un indubbio fattore di vantaggio competitivo. Gli studenti avranno la possibilità di gestire gran parte della loro carriera accademica online. Il nuovo sito di Ateneo, per esempio, sarà uno dei primi output. Totalmente basato su un design cognitivo centrato sull’utente, sarà un sito contemporaneo, amichevole e soprattutto funzionale”.

3) Ragionando a 360 gradi, quale scenario vedete per il futuro informatico dell’Ateneo?
“Lo scenario di breve periodo – precisa Donna – prevede una fase di virtualizzazione, di integrazione e di adeguamento alle norme. Portata a termine questa, sarà possibile espandersi verso settori esplorati solo parzialmente, per esempio l’e-learning, con piattaforme avanzate dedicate alla didattica in rete”.
“Ciò porterà vantaggi – conclude Gastaldi – non solo per gli studenti, ma anche per coloro – singoli o enti – che desidereranno curare la loro formazione continua e permanente. Anche per la didattica tradizionale l’informatica, che è una delle eccellenze della nostra ricerca scientifica (in questo settore siamo primi tra gli atenei italiani di medie dimensioni), avrà sviluppi concreti. Il primo passo è lo sdoppiamento del corso di laurea triennale che ora si tiene ad Alessandria e che sarà erogato anche nella sede di Vercelli”.

Maurizio Gomboli

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