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64 stazioni fisse di misura e 6 mezzi mobili, tutti gestiti da ARPA Piemonte, tengono sotto controllo la qualità dell’aria in Piemonte. Un unico sistema informativo dal 1993.

“Alza la voce e non il livello delle acque”: è lo slogan della Giornata mondiale dell’Ambiente 2014 che si celebrerà il 5 giugno. L’evento è una delle principali occasioni per richiamare, a livello globale, l’attenzione pubblica e le strategie politiche sulla questione della sostenibilità ambientale. Ma quali strumenti possono fornire le nuove tecnologie alle amministrazioni pubbliche per migliorare la qualità e l’efficienza delle loro azioni in campo ambientale? Il CSI-Piemonte ha realizzato piattaforme e sistemi che si concentrano su aree di intervento diverse: dal monitoraggio in tempo reale della qualità dell’aria al supporto per l’analisi del rischio fino alla gestione completamente dematerializzata di istanze per il rilascio di autorizzazioni in campo ambientale.

In Piemonte gli inquinanti dell’aria che respiriamo sono misurati dal Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria – SRRQA, costituito da una rete di oltre 70 stazioni fisse e mobili di monitoraggio, gestita da ARPA Piemonte e distribuita su tutto il territorio regionale in modo da rappresentare le diverse realtà (urbana, rurale e traffico). “Il sistema, realizzato dal CSI, acquisisce dalla rete di centraline di monitoraggio circa 10 milioni di misure all’anno sui più importanti agenti inquinanti, fornendo agli amministratori indicazioni quotidiane sullo stato di salute dell’aria, e le rende disponibili a cittadini e esperti in una sezione dedicata del portale Sistema Piemonte”, specifica Marco Rossino dell’Area Ambiente del CSI-Piemonte.

“Quando si parla di qualità dell’aria si deve pensare anche a quella dei luoghi chiusi, come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”– aggiunge Sante Lorenzo Carbone, responsabile dell’Area Ambiente del CSI. “Per rispondere a questa raccomandazione, in collaborazione con CSP abbiamo realizzato Haladin’s, il prototipo di una lampada per il monitoraggio della qualità dell’aria e del comfort ambientale in ambiente indoor che è risultato finalista del Premio Smart City a SMAU Torino”.

La tutela dell’ambiente in cui viviamo passa anche attraverso la prevenzione dei rischi: il CSI mette a disposizione degli amministratori pubblici un tool di valutazione dei rischi ambientali, in grado di supportare la scelta delle strategie da attuare per prevenire situazioni potenzialmente rischiose per l’ambiente o per contenere i danni in caso di eventi incidentali. “Un recente utilizzo di questo strumento è stato nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera DESTINATION che ha l’ obiettivo di monitorare il trasporto di merci pericolose su strada e di valutarne i rischi” – spiega Antonello Navarreta dell’Area Ambiente del Consorzio. “Il tool che abbiamo realizzato è potenzialmente estendibile ad altre tipologie di pericolosità, come lo stoccaggio di sostanze pericolose in attività industriali o la prevenzione dei rischi connessi alle reti energetiche/idriche”.

Oltre a queste soluzioni pensate per consentire agli amministratori pubblici di disporre di informazioni attendibili, ottenute in tempi brevi, sullo stato dell’ambiente e sull’effetto delle politiche e degli interventi, il Consorzio ha realizzato sistemi che facilitano l’interazione tra pubblico e privato: per presentare on line istanze e comunicazioni, per supportare le imprese e gli studi professionali nell’adempimento ai procedimenti ambientali, per semplificare il lavoro delle Amministrazioni pubbliche grazie all’acquisizione diretta in forma digitale della documentazione. L’obiettivo da raggiungere è importante: aiutare la Pubblica Amministrazione a rendere sempre più efficace e incisiva la sua azione per tutelare l’ambiente.

Anna Carbone

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