archivio storico La Stampa

Immaginate di avere accesso a tutta la storia degli ultimi 150 anni. Immaginate di poter rivivere eventi e rileggere le parole dei protagonisti di un secolo e mezzo di storia italiana e internazionale. Oggi questo è possibile perché dal 29 ottobre l’intero archivio storico di uno dei più importanti quotidiani nazionali, per la prima volta in Italia, è consultabile on line. La Stampa ha pubblicato gratuitamente all’indirizzo www.archiviolastampa.it tutte le sue pagine, a partire dalla prima copia del 9 febbraio 1867, quando ancora si chiamava Gazzetta Piemontese, fino ai giorni nostri (al 2005). Sono molte le scoperte che si fanno navigando liberamente in questo straordinario archivio, costituito da oltre 5 milioni di articoli scaricabili e 4,5 milioni di immagini tra fotografie e negativi. Si legge del suffragio universale, delle guerre mondiali, dell’uomo sulla Luna, della legge sull’aborto, della caduta del muro di Berlino. Si legge di cronache cittadine, delle trasformazioni urbanistiche, delle fabbriche e del lavoro.

Sfogliare le pagine delle diverse edizioni fa riscoprire il linguaggio di un giornalismo di altri tempi, ritrovare personaggi che hanno infiammato l’opinione pubblica e di cui oggi non si conserva memoria, ripercorrere i grandi avvenimenti storici, leggendo, con il senno di poi, le posizioni espresse da commentatori e uomini politici. Accostare le prime pagine permette di vedere com’è cambiato il giornale, nel formato, nella struttura, nello stile, di guardarlo come prodotto editoriale e come strumento di comunicazione.

L’idea di realizzare l’archivio digitale del giornale, che è stato paragonato per ricchezza e completezza a quelli del Times e del New York Times e dichiarato “di notevole interesse storico”, è nata dal Comitato per la Biblioteca dell’Informazione Giornalistica, che comprende La Stampa, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte. “Il lavoro per la digitalizzazione dell’intero patrimonio, affidato a un raggruppamento di imprese specializzate, è durato tre anni” – precisa Eugenio Pintore, che nel Comitato rappresenta la Regione in qualità di Direttore del Settore Archivi, Biblioteche e Istituti Culturali. “L’infrastruttura tecnologica che permette a tutti la fruizione on line è quella del CSI-Piemonte, che gestisce il servizio di consultazione degli articoli e l’accesso grazie al web hosting sui suoi server”. E sottolinea: “L’obiettivo è creare una banca dati sull’informazione giornalistica destinata alla consultazione pubblica e accessibile gratuitamente”.

E a giudicare dagli accessi l’interesse degli utenti è altissimo: oltre 5 milioni di contatti a un mese dalla pubblicazione, con clic da tutta Italia e oltre 250.000 dall’estero.
 

 

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