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I social media rappresentano una fonte di informazioni ricca e preziosa per la pianificazione di politiche e azioni nel settore pubblico e privato. Due casi d’esempio: il settore turistico e quello della sicurezza pubblica. Può essere interessate provare a rispondere ad alcune domande: quali nuovi servizi turistici si potrebbero realizzare? come andrebbero ottimizzati quelli esistenti? con quali canali andrebbero promossi? E, invece, qual è la percezione che i cittadini hanno della sicurezza urbana? Quali aree vengono ritenute particolarmente insicure?

Ecco che possiamo sfruttare le analisi sui social media che si possono condurre grazie a strumenti di business intelligence e specifiche metodologie, come l’analisi semantica delle conversazioni on line per misurare il net sentiment e il data mining. Con evidenti vantaggi per gli Enti, le imprese, ma anche per i cittadini, a cui possono così essere rivolti servizi o iniziative più idonei.

Il CSI ha condotto nei mesi scorsi due analisi proprio su questi argomenti: il monitoraggio delle percezioni della sicurezza nell’ambito del Progetto di Cruscotto della Sicurezza Urbana predisposto per la Città di Torino e uno studio delle percezioni dell’evento Sindone avviata a maggio 2010 per la Regione Piemonte.

Per l’interesse che hanno riscosso questi progetti, il Consorzio è stato coinvolto nel filone di una recente ricerca dell’Osservatorio Business Intelligence di SDA Bocconi sulle Nuove forme di Intelligence sul Web. In questo studio, presentato a Milano il 14 dicembre nel workshop eDiscovery: nuove forme di Intelligence nel Web e nel Social Web, sono state analizzate complessivamente le potenzialità offerte dai sistemi di Web Intelligence e le criticità da considerare nell’implementazione e nella gestione. Perchè social network, blog e forum non sono soltanto ottimi strumenti di interazione. Ma utili canali per capire come migliorare i propri servizi, anche quelli rivolti ai cittadini.

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