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Pensate a uno dei patrimoni più importanti della Pubblica Amministrazione: i dati. Informazioni metereologiche, geografiche, su strutture alberghiere e su esercizi commerciali, per citare solo alcuni esempi di dati che, messi a disposizione gratuitamente di cittadini e imprese, possono essere riutilizzati per la costruzione di servizi meteorologici, di navigazione, sulla ricettività turistica. Dati che possono essere il punto di partenza di iniziative imprenditoriali.

Ma in che modo? Attraverso il portale www.dati.piemonte.it, realizzato dal CSI-Piemonte per conto della Regione Piemonte e in collaborazione con CSP, Centro Nexa, Consorzio TOP-IX. Ad oggi unica esperienza italiana, dal 1° dicembre il portale è on line in una nuova versione, arricchita di molte funzionalità rispetto alla prima pubblicata a maggio: si possono consultare i cataloghi completi delle informazioni regionali riusabili, fare ricerche per parole chiave, consultare gli indicatori di scarico dei dati.
Un risultato importante raggiunto grazie al contributo del CSI che, con oltre 1.300 basi dati alfanumeriche, più di 1.400 di tipo territoriale e 160 per il supporto decisionale, gestisce per i propri enti un ricco patrimonio informativo potenzialmente da rendere disponibile a tutti.

Alla fine di novembre la Regione Piemonte ha approvato anche le nuove linee guida che definiscono che tutti i dati in suo possesso sono riusabili, purché di tipo anonimo/aggregato e senza vincoli di privacy. Propongono inoltre come standard l’adozione della licenza CC-zero “No rights reserved” per tutti i dati a oggi pubblicati e scaricabili, pur prevedendo la possibilità di adottare altre tipologie di licenze per dati soggetti a eventuali restrizioni di diffusione e riutilizzo.
“I principi che ispirano le linee guida – sottolinea l’Assessore Giordano, – sono quelli del diritto ai dati, ovvero i dati pubblici sono di tutti e tutti possono riutilizzarli. La disponibilità on line è la regola e non l’eccezione. Del resto il Public Sector Information rappresenta un settore potenzialmente molto importante per l’economia di un territorio, in grado, secondo stime della Commissione Europea, di garantire un giro d’affari di circa 27 miliardi di euro“.
Una straordinaria quantità di dati in formato digitale, che può semplificare la vita quotidiana o essere riutilizzata per il lancio di nuovi servizi anche a scopo commerciale. E questo notevole potenziale è stato subito colto dai navigatori; nel primo mese di vita il portale ha registrato 7.000 visite.

 

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