Il nuovo piano d’azione europeo per l’eGovernment 2011-2015, presentato nel corso della Conferenza “Lift-off towards Open Government” lo scorso 15 dicembre, si basa su quattro assi chiave, ciascuno dei quali comprende diverse priorità:
User Empowerment
- servizi progettati per rispondere alle esigenze degli utilizzatori e servizi inclusivi;
- produzione collaborativa di servizi (attraverso ad esempio le soluzioni offerte dalle tecnologie Web 2.0);
- riutilizzo delle informazioni del settore pubblico (anche grazie alla revisione della Direttiva UE in materia);
- migliore trasparenza (favorendo l’accesso on line ai dati personali gestiti dagli Stati membri e a leggi, regolamenti e politiche delle amministrazioni);
- coinvolgimento di cittadini e imprese nell’elaborazione delle politiche (grazie anche ad appositi servizi elettronici).
Sviluppo del “mercato unico” europeo per cittadini e imprese
- servizi “ininterrotti” per le imprese;
- mobilità personale;
- attuazione in tutta l’UE di servizi transfrontalieri.
Promozione dell’efficienza e dell’efficacia delle Pubbliche Amministrazioni
- perfezionamento dei processi organizzativi;
- riduzione degli oneri amministrativi;
- “Green Government”, ovvero PA più “ecologiche” (grazie ad esempio all’archiviazione elettronica e a sistemi di videoconferenza).
Messa in atto dei prerequisiti per lo sviluppo dell’eGovernment
- specifiche aperte e interoperabilità (promosse grazie all’attuazione del Quadro e della Strategia europei per l’interoperabilità);
- strumenti chiave abilitanti (quali l’interoperabilità transnazionale di sistemi sicuri di autenticazione e le soluzioni di identità elettronica);
- eGovernment innovativo (basato sull’applicazione di nuove tecnologie emergenti).
Il piano d’azione è parte fondamentale dell’agenda digitale europea, che si pone l’obiettivo di aumentare l’uso dei servizi di eGovernment da parte dei cittadini del 50% e da parte delle imprese dell’80% entro il 2015.