L’esperienza del CSI per Italia 150

Efficienza e innovazione, per le amministrazioni pubbliche e per i cittadini. Sono queste le parole d’ordine di due accordi che lo scorso dicembre il CSI-Piemonte ha firmato rispettivamente con l’ANCI Piemonte e la Facoltà di Economia dell’Università di Torino e con il Politecnico.

Ma andiamo con ordine, partendo dai Comuni. Negli ultimi due anni la cosiddetta “riforma Brunetta” ha avviato un profondo cambiamento nella Pubblica Amministrazione italiana, puntando tutto su temi come miglioramento delle performance, meritocrazia, maggiore trasparenza e possibilità di valutare gli Enti e il loro operato. Una vera e propria rivoluzione, nel cui solco CSI, ANCI Piemonte e Facoltà di Economia si sono inseriti per elaborare un metodo di valutazione dell’efficienza dei comuni piemontesi, aumentandone la meritocrazia.
Per farlo verrà elaborato uno studio di fattibilità che, analizzando la spesa dei comuni, permetterà di elaborare entro sei mesi un modello da utilizzare per calcolare, ed eventualmente aumentare, la loro efficienza. A tutto vantaggio dei cittadini, che avranno a che fare con Amministrazioni sempre più veloci, motivate e capaci di rispondere ai loro bisogni. «È un tema che ci sta a cuore – ha commentato la Presidente ANCI Piemonte Amalia Neirotti – oltre che un’importante opportunità. Il nostro compito sarà quello di divulgare a tutti gli Enti i risultati dello studio». Mentre quello di Università e CSI sarà, rispettivamente, coordinare il progetto e fornire i dati, prelevandoli dai database gestiti per conto dei Comuni.

Secondo aspetto: l’innovazione. Perché va bene avere Enti più virtuosi e cittadini più soddisfatti, ma se lo si riesce a fare con una buona dose di tecnologia è anche meglio. Per questo CSI e Politecnico di Torino si sono accordati per lavorare insieme su un vasto numero di progetti, a favore di cittadini, Enti, mondo universitario, della ricerca e del lavoro. A partire dalla diffusione della piattaforma di gestione documentale open source DoQui fino alla condivisione di esperienze nella realizzazione di servizi e architetture specifiche, come la gestione dell’identità digitale per l’accesso ai servizi e le tecnologie di disaster recovery. Inoltre, i dati del Job placement dell’Ateneo verranno condivisi con quelli della Borsa Lavoro regionale, in modo da rendere più semplice l’incontro fra domanda e offerta di occupazione.

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