Il Rapporto elaborato dalla Commissione europea, diffuso il 21 febbraio 2011, evidenzia come tra il 2009 e il 2010 la disponibilità media dei servizi pubblici on line nell’UE sia passata dal 69% all’82%. I Paesi più virtuosi sono Austria, Irlanda, Malta, Portogallo e Svezia, in cui i servizi fondamentali sono integralmente disponibili on line. Permangono, tuttavia, forti disparità tra i diversi paesi. L’Italia è nel gruppo di paesi che l’anno scorso hanno conseguito i migliori risultati: ha reso, infatti, disponibili via web il 99% delle 20 prestazioni ‘essenziali’, individuate per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale: tra esse la dichiarazione dei redditi, i servizi di sicurezza sociale e ricerca di lavoro, il registro automobilistico, la richiesta di licenza edilizia, il certificati di nascita e di matrimonio (albo pretorio online), l’iscrizione alle scuole superiori, i servizi sanitari, i contributi sociali per i lavoratori dipendenti, la registrazione di una nuova impresa e gli appalti pubblici.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here