Lo studio – diffuso da Eurostat il 6 maggio 2011 – analizza le attività in materia di Scienza, Tecnologia e Innovazione svolte da cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni europee. I capitoli che compongono il volume sono in particolare dedicati: agli stanziamenti di bilancio in Ricerca e Sviluppo delle PA centrali; al peso degli investimenti pubblici e privati in R&D sui PIL nazionali; alla quantità e qualità dei ‘lavoratori della conoscenza’ reali e potenziali; a varie statistiche relative alle imprese innovative, ai brevetti, allo sviluppo dell’alta tecnologia.

Dai dati raccolti emerge che nei Paesi dell’UE a 27 i governi stanziano in media lo 0,74% del PIL, con notevoli diversità tra ciascuno di essi: dall’1,13% della Finlandia allo 0,2% della Lettonia (l’Italia si attesta allo 0,64%).

 

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