I sistemi satellitari possono aiutare a collegarsi ad Internet anche da zone rurali e di montagna? Il progetto europeo SABER, di cui si è svolta a Bruxelles il 30/9 la conferenza finale, oggi aiuta a fornire una risposta a questa domanda. I 26 partner, provenienti da 13 Paesi europei, hanno infatti analizzato come le Regioni europee possano utilizzare al meglio queste tecnologie per connettere le aree non ancora coperte. Creando di fatto le condizioni per realizzare gli obiettivi stabiliti dall’Agenda Digitale Europea, Europa 2020.

“Nelle linee guida che abbiamo predisposto a conclusione del progetto è indicato come le Regioni possano pianificare gli investimenti per stimolare l’utilizzo della tecnologia satellitare nelle zone più remote”, spiega Vittorio Vallero, responsabile del progetto SABER e program manager del CSI. “La connettività infatti è già presente e l’evoluzione tecnologica dei sistemi satellitari rispetta gli obiettivi stabiliti per l’Agenda Digitale Europea: si tratta sostanzialmente di avvicinare domanda e offerta, partendo dalle buone pratiche di regioni che hanno già dato la possibilità ai cittadini di affrontare i costi iniziali di hardware e connessione”.
Come? Per esempio fornendo alle famiglie residenti in zone rurali e di montagna un voucher che copra le spese di fornitura e installazione dell’apparecchiatura satellitare e che possa essere utilizzato scegliendo il fornitore che si preferisce, in modo da non pregiudicare la concorrenza.

Durante la Conferenza finale, che è stata patrocinata della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, è emersa la soddisfazione della Commissione Europea sui risultati complessivi di SABER. Per il CSI, che ne è stato coordinatore, “la partnership del progetto ha prodotto molti risultati in un lasso di tempo relativamente breve”, commenta il Presidente del CSI Davide Zappalà, “contribuendo ad aumentare la consapevolezza che la banda larga satellitare ha le capacità di ridurre immediatamente il digital divide in Europa”. A vantaggio dei 6 milioni di famiglie europee che ancora non hanno un accesso alla banda larga.

Lucia Saracco

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