Sono sempre di più in Europa i casi di piattaforme realizzate da soggetti pubblici o privati per gestire attività diverse legate all’Internet delle cose. In Piemonte, ad esempio, la Regione mette a disposizione di PA, imprese e cittadini la piattaforma Yucca (Smart Data Platform), sviluppata dal CSI, che permette di progettare soluzioni basate su Internet of Things e Big Data.

L’idea di superare il divario tra piattaforme diverse e di renderle interoperabili è alla base del progetto “Big IoT – Bridging the Interoperability Gap of the Internet Of Things”, al quale il CSI partecipa insieme a Siemens, Bosch, Vodafone Italia e atenei di diversi Paesi tra i quali Germania, Irlanda, Spagna e Danimarca. Il progetto è finanziato dal Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020 (H2020) dell’Unione Europea. L’obiettivo è quello di creare una sorta di “interfaccia” unificata denominata “BIG IoT API”, che verrà sviluppata con un approccio di “open community” e adottata complessivamente da 8 piattaforme di smart objects. In questo modo sarà possibile rendere fruibili le applicazioni e i servizi dalle diverse piattaforme e non solo da quella originaria, aprendo così la strada a marketplace per la condivisione di servizi e applicazioni destinati alla PA e ai cittadini.

“Il CSI sta lavorando per rendere la Smart Data Platform interoperabile con le altre piattaforme IoT e per arricchirla con diverse componenti applicative e di analisi”, spiega Anna Cavallo, responsabile dell’unità organizzativa Open Government e Smart data. Il banco di prova saranno le Città di Biella e di Vercelli, dove le diverse piattaforme dovranno integrare dati e sensori per offrire alle Pubbliche Amministrazioni pilota i primi applicativi “Smart City”, per migliorare la mobilità e renderla più sostenibile dal punto di vista ambientale. In particolare sono previste applicazioni per monitorare i flussi di traffico (Traffic Monitoring) e individuare i parcheggi disponibili (Smart Parking). Il progetto sarà utile anche ai ciclisti: con lo Smart Biking sarà infatti possibile controllare in tempo reale la disponibilità di bici per il bike sharing e verificare la qualità dell’aria nel tragitto che si desidera percorrere”.

Per promuovere l’adozione della nuova interfaccia web unificata API saranno organizzate attività di disseminazione rivolte a comunità di sviluppatori, che potranno mettersi alla prova nel corso di 5 hackathon, tre a livello regionale e due a livello europeo. Sarà poi lanciata una open call rivolta a piccole e medie imprese che permetterà a sviluppatori esterni di implementare alcuni casi d’uso. I vincitori diventeranno partner tecnologici di Siemens (coordinatore del progetto) e le soluzioni prescelte verranno realizzate con il finanziamento previsto dal bando (750mila euro).

“Il marketplace – conclude Claudia Simonato, responsabile dell’attività di exploitation del progetto -riveste un ruolo molto importante in tutta l’iniziativa, perché, attraverso l’API Big IoT, consentirà la fruizione delle applicazioni e dei servizi sviluppati nell’ambito del progetto oltre a quelli resi disponibili presso le diverse piattaforme coinvolte”.

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