Si è tenuto il 12 maggio scorso a Zagabria il “Closure Event” del progetto EuropeAid, per la gestione dei pagamenti per l’agricoltura in Croazia. Con il CSI Piemonte, capofila del’iniziativa, hanno lavorato King-ICT (società croata di soluzioni IT e servizi legati all’agricoltura), Ekotoxa, (azienda ceca di consulenza ambientale, territoriale e di sviluppo rurale), Arpea (Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura) e Direzione Agricoltura della Regione Piemonte. E proprio Arpea e Regione Piemonte hanno collaborato all’organizzazione di una study visit a Torino, condividendo la loro esperienza in ambito di procedure e amministrazione dell’erogazione degli aiuti comunitari in materia di Agricoltura e Sviluppo Rurale.

Dopo l’ingresso, nel 2013, della Croazia nell’Unione, il progetto – finanziato dalla UE con 1,5 milioni di euro – ha consentito all’Agenzia croata di sviluppare una capacità di gestione dei fondi europei e di dotarsi di un sistema informativo in linea con la Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020, il programma che promuove lo sviluppo rurale dei Paesi membri. Nonostante l’alto numero di nuovi requisiti introdotti, la Croazia ha deciso di adeguarsi fin da subito alle nuove regole, dimostrandosi più virtuosa di altri Stati membri di lungo corso.

“Il compito del CSI e dei suoi partners – spiega Vilma Monasterolo, della Direzione Governo e Soluzioni Applicative per la PA – è consistito nel garantire assistenza tecnica e trasferire all’Agenzia croata le competenze nella gestione dei fondi comunitari per l’agricoltura acquisite negli anni di sviluppo dei sistemi informativi realizzati per la Regione Piemonte”.

“Grazie agli sforzi profusi dall’Agenzia e dal Team di progetto – continua Monasterolo – è stata raggiunta inoltre la piena attuazione della domanda di aiuto geospaziale, che consente agli agricoltori di indicare graficamente le parcelle agricole. La soluzione realizzata è stata recentemente illustrata ai rappresentanti degli Stati membri come esempio di implementazione efficiente”.

“Ancora una volta – spiega Vincent Pageron, Direttore delle Attività Internazionali – il Consorzio ha potuto valorizzare, al di fuori dei confini nazionali, il patrimonio di competenze e conoscenze acquisito con gli enti territoriali, in una logica di esportazione e contestualizzazione delle best practices, replicando così un modello virtuoso di collaborazione tra Enti e istituzioni. Affrontando la nuova programmazione della PAC 2014-2020 in Croazia, il CSI e i suoi Consorziati hanno acquisito conoscenza ed esperienza in termini di scelte e soluzioni. Il Consorzio ha inoltre rafforzato il suo network europeo in campo agricolo includendo anche Arpea: una collaborazione che potrà essere utilizzata in futuro con Enti simili”.

Grande soddisfazione per la conclusione del progetto è stata espressa dal Vice Ministro dell’Agricoltura e Pesca croata e dal Direttore dell’Agenzia croata dei Pagamenti per l’Agricoltura, che hanno anche auspicato il proseguimento della collaborazione con il CSI. Non a caso, infatti, nei prossimi mesi il Consorzio continuerà a lavorare con la Croazia su un nuovo progetto di Twinning ambientale sulla “Direttiva Seveso”, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, la Regione Piemonte e altri partner italiani e austriaci. Per il CSI si tratta della terza volta in Croazia, dove è presente dal 2014 e dove continuerà a lavorare sino al 2018.

 

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