Inscenare un grande terremoto “virtuale”, per prepararsi nei più piccoli dettagli alla gestione di una vera emergenza. Era questo in sintesi l’obiettivo di “Magnitudo 5.5”, la grande esercitazione di protezione civile che ha interessato il territorio pinerolese dal 14 al 16 giugno. Organizzata dalla Regione Piemonte, la manifestazione ha riguardato le procedure da attivare in caso di sisma e si è configurata come attività “full-scale”, ovvero con attivazioni per posti di comando e azioni reali sul territorio.

Il tutto con una caratteristica in più: programma, luoghi e azioni di dettaglio dell’esercitazione non sono stati rese note a priori ai partecipanti, che quindi si sono dovuti attivare in tempo reale secondo le disposizioni dello staff direttivo (“Excon”), coordinato dal settore regionale protezione civile e sistema antincendi boschivi.

Insieme ai vari Enti coinvolti a vario titolo nell’iniziativa c’era anche il CSI Piemonte. “Come partner della Protezione Civile della Città Metropolitan di Torino – spiega il collega Andrea Bernini, specialista dell’Area Accesso e Connettività del CSI – siamo stati a Perosa Argentina con il nostro mezzo mobile specializzato, per fornire servizi di telecomunicazione Internet e VoIP presso la sede provvisoria “virtuale” del Comune allestita nel palazzetto dello sport”. Ma il Consorzio ha anche messo a disposizione i propri dipendenti distaccati presso la sala operativa regionale di Corso Marche a Torino, prima e durante l’evento, per dare supporto alle attività informatiche previste dall’esercitazione.

Grazie all’attività consentite dal mezzo mobile, “per tutta al durata dell’esercitazione – aggiunge Pier Paolo Gruero, responsabile Accesso e Connettività – abbiamo replicato tutti i servizi principali, per permettere all’amministrazione di operare in situazioni di emergenza ricreando cablaggi, servizi essenziali e tutte le funzioni comunali”. Il tutto tramite servizi di rete via satellite che hanno permesso di attivare due fax VoIP, tre linee VoIP e tre collegamenti a Internet”.

Gli interventi CSI hanno riguardato anche le attività di monitoraggio territoriale portate avanti attraverso l’utilizzo dei droni. “Siamo stati attivati infatti – prosegue Bernini – anche per fare una verifica su una frana già monitorata, che negli ultimi mesi si era mossa e che era stata inserita all’interno di Magnitudo 5.5”. Grazie alle telecamere del drone pilotato da Bernini, le immagini della frana sono state trasmesse in tempo reale nella Sala Operativa della Regione Piemonte, quindi rielaborate e ricostruite in 3D in tutti i loro dettagli.

 

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