In Italia quasi la metà della popolazione attiva utilizza dispositivi mobile per le proprie attività on line: 17 milioni sono gli utenti che in media si collegano ogni giorno tramite smartphone o tablet, e 11,5 quelli che accedono da personal computer. In questa fase di transizione al mobile è proprio la tecnologia dei chatbot ad aprire nuovi scenari.

Ma di cosa si tratta esattamente? I chatbot sono software in grado di riconoscere, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ciò che stiamo chiedendo e rispondere in modo sensato. Sono diversi dagli assistenti vocali, perché utilizzano solo il testo scritto ma soprattutto perché sono inseriti nelle chat. In un futuro non così lontano i bot potranno sostituire le app. Non sarà più necessario avere una nuova app per ogni servizio ma basterà digitare una stringa di ricerca per fare, per esempio, il check-in di un volo o per trovare un ristorante.

Anche per la Pubblica Amministrazione, da tempo impegnata nella progettazione responsive di servizi web e nello sviluppo di app, si stanno quindi aprendo nuovi scenari grazie anche a questa tecnologia: i bot @MuseiMibactBot e @SoldiPubbliciBot, per esempio, permettono di interrogare, tramite un semplice bot Telegram, i dati pubblici rispettivamente di beniculturali.it e soldipubblici.gov.it Lo sviluppo di un’interfaccia di questo tipo è infatti certamente più economico e veloce rispetto alla realizzazione di un’app nativa.

E il CSI quali passi sta muovendo? “Nel 2016 – ci spiega Andrea Muraca, responsabile dell’area Soluzioni Web, Mobile e Social Media – abbiamo sperimentato questa nuova tecnologia, realizzando tre bot Telegram particolarmente interessanti”. Il primo, che abbiamo illustrato anche in un precedente articolo di Nuovi Strumenti è quello per GTT (Gruppo Torinese Trasporti). Permette di conoscere gli arrivi in fermata dei tram e dei bus urbani e suburbani e di visualizzare le rivendite autorizzate più vicine, semplicemente inserendo nella ricerca contatti la parola @gttorari_bot e avviando il bot per poterlo utilizzare. Attraverso il nome o il numero della fermata, avremo gli orari dei passaggi in tempo reale e una mappa in cui è mostrata la fermata e la zona circostante. In media si registrano circa 100.000 richieste al mese, ma il dato è in continua crescita.

Il secondo bot realizzato dal CSI è @crpiemontebot, progettato, sempre nel 2016, per il Consiglio regionale del Piemonte, consente di veicolare un miniportale con l’Agenda del Consiglio e i Comunicati Stampa aggiornati in tempo reale. Infine, in occasione delle scorse Elezioni Amministrative di giugno 2016 è stato realizzato con la Città di Torino il bot @TorinoAmministrative2016_bot, che permetteva di seguire in tempo reale lo spoglio, interrogando di volta in volta le percentuali di voto al Sindaco e alle Liste e sfruttando le tecnologie di back end già in uso presso l’Amministrazione comunale.

“Come è facile immaginare – conclude Stefano Moro, Business Information Manager dell’area Comunicazione, Cultura e Competenze Digitali – sono innumerevoli gli scenari che la tecnologia dei chatbot permette di intravedere, oggi su Telegram e prossimamente anche su Facebook Messenger. E notevoli sono le potenzialità, soprattutto in termini di riduzione dei costi e maggiore rapidità rispetto alla realizzazione di nuove app”. È proprio in questa la direzione che il CSI sta orientando oggi il proprio impegno.

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