Con i due appuntamenti ufficiali di Tirana e Durazzo il progetto per il censimento della popolazione albanese è entrato nella fase di diffusione massiva implementando una delle grandi riforme amministrative che interesseranno nei prossimi mesi la popolazione del paese (si veda anche l’articolo di Nuovistrumenti dello scorso novembre). Una riforma a cui collabora direttamente anche il CSI, come spiega Vincent Pageron, Direttore delle Attività Internazionali. “Siamo partiti ad agosto, quando insieme a partner locali abbiamo vinto la gara bandita dal gestore albanese della distribuzione dell’energia elettrica (OSHEE) e finanziata anche da fondi del Ministero dell’Interno albanese”.

Il progetto, del valore di circa 6,2 milioni di euro ha l’obiettivo di rendere disponibili allo Stato albanese informazioni geografiche complete, fino alla singola unità immobiliare. Ma anche relative ai residenti e alle aziende, ovvero a chi vive o svolge un’attività produttiva. “Fra il 30 gennaio e il 3 febbraio – prosegue Mauro Vasone, Project Manager Trattamento Dati nella Direzione CSI Sviluppo e manutenzione applicazioni – le massime cariche della Repubblica Albanese hanno quindi tenuto due eventi pubblici rispettivamente a Tirana e Durazzo”.

Per il Primo Ministro Edi Rama, per il Ministro degli Affari Interni Saimir Tahiri e per il Ministro dell’Energia e dell’Industria Damian Gjiknuri i due appuntamenti hanno rappresentato l’occasione di presentare la riforma, le sue origini e i suoi obiettivi. Oltre ad aver offerto la possibilità di presentare le attività previste e di mobilitare i cittadini e le forze dell’ordine per raggiungere gli obiettivi della riforma, che fornirà alla nazione le basi per lo sviluppo del suo sistema amministrativo. 1200 gli operatori coinvolti nel censimento, che interverranno attraverso le 61 municipalità che compongono l’Albania.

Secondo il Primo Ministro albanese la mancanza di indirizzi precisi in Albania è l’esempio più evidente della arretratezza del paese, che è l’unico in Europa a non sapere quante persone vivono sul suo territorio (si parla di 3 o 4 milioni di cittadini) e ancora meno dove vivono. Serve quindi, secondo il Ministro Tahiri, la massima collaborazione di ogni cittadino, che deve rispondere in tempo e con la massima trasparenza agli operatori che lo contatteranno.

Una tale mobilitazione delle massime cariche del governo su questioni di merito relativa a dati amministrativi illustra l’importanza che il progetto riveste per la nazione albanese e sancisce la conclusione delle fasi preparatorie, esprimendo la fiducia del governo per la prosecuzione dei lavori.

Per il CSI tutto questo rappresenta un risultato molto importante, poiché dal successo di questo progetto dipenderà in buona parte lo sviluppo delle nostre attività in Albania. “Ricordiamo – prosegue Pageron – che la candidatura al bando ha coinvolto circa 50 persone, che hanno permesso di qualificare il CSI come portatore di un notevole insieme di competenze ed esperienze in materia territoriale, demografica e informatica. Questo risultato viene dedicato a loro”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here