Si è svolta il 15 marzo scorso a Milano, nell’ambito del Clusit Security Summit 2017, la tavola rotonda “CyberSecurity in-House” organizzata da CSI Piemonte, Lombardia Informatica e la friulana Insiel.

La vulnerabilità dei sistemi informatici, oggi riconosciuta a livello globale, e le contromisure da approntare, sono state al centro del dibattito. Cittadini, aziende e governi subiscono attacchi sempre più frequenti e difficili da contrastare e il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica ha recentemente emanato un nuovo provvedimento in tema di Cyber Security, per elevare il livello di sicurezza in risposta all’intensificarsi degli attacchi cibernetici contro le infrastrutture del nostro Paese.

Tra poco più di un anno diverrà inoltre operativo il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, che comporterà per le Pubbliche Amministrazioni e per le Imprese la definizione di nuovi processi organizzativi, l’aggiornamento del personale e l’adeguamento di sistemi informatici per attuare queste nuove procedure.

Durante l’evento, CSI Piemonte, Lombardia Informatica e Insiel, hanno concordato sul fatto che le sfide da affrontare in tema di sicurezza delle informazioni sono molteplici. Innanzitutto l’evoluzione dell’analisi dei rischi, che dovrà essere sempre più orientata alla valutazione dei rischi tecnologici e integrata con l’analisi dei rischi privacy. Ma anche l’evoluzione delle tecniche di prevenzione e l’incremento di efficienza degli strumenti e processi di monitoraggio.

“Al di là degli aspetti tecnici e degli specifici adempimenti normativi – ha sottolineato Giulio Lughi, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del CSI Piemonte e Professore di Media Digitali all’Università degli Studi di Torino – nella tavola rotonda di oggi è emersa la necessità di lavorare molto anche sugli aspetti formativi, in modo da favorire una mentalità diffusa di attenzione per le problematiche di sicurezza ICT”.

Tutti dobbiamo diventare parte attiva nella protezione dei dati dei cittadini attraverso un’attività importante di formazione e maturando una maggior consapevolezza e condivisione su questi temi. Per Enzo Veiluva, Responsabile area Sicurezza ICT e Privacy del CSI Piemonte “l’incontro ha confermato che le in house possono dare un contributo importante sul tema della sicurezza, condividendo le strategie organizzative, tecnologiche e formative con i propri enti consorziati”.

Il messaggio finale, condiviso da parte delle tre in-House è stato che “fare sicurezza” non vuol dire solamente dotarsi di strumenti tecnologici, ma anche e forse soprattutto promuovere una forte collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private per fare squadra e salvaguardare i dati del nostro Sistema Paese.

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