Anche il Comune di Grugliasco, consorziato al CSI dal 1985, usufruisce del Community Cloud del Consorzio piemontese. Nel luglio 2015, infatti, ha avviato una procedura, tuttora in corso, di razionalizzazione del proprio CED (Centro Elaborazione Dati) e di migrazione dei servizi applicativi sul Cloud. E da settembre dello stesso anno ne utilizza i servizi, insieme a più di ottanta altri Enti piemontesi.

Già da fine 2014 è online cloud.csipiemonte.it, il sito dedicato ai servizi per gli Enti locali regionali, mentre a dicembre 2016 si è conclusa la call rivolta alle aziende fornitrici di soluzioni applicative, che ha permesso la certificazione di dieci imprese ICT per il corretto funzionamento delle soluzioni realizzate all’interno dell’ambiente nuvola.

“Il grande vantaggio del Cloud messo a disposizione dal CSI” commenta Roberto Montà, primo cittadino di Grugliasco “è la sicurezza che deriva dal fatto di conservare i propri dati all’interno di un sistema virtualizzato e protetto.” I servizi Cloud sono infatti ospitati presso i datacenter del CSI a Torino e Vercelli, entrambi certificati ISO 27001:2013.

Dello stesso avviso Francesco Cangemi, responsabile del Sistema Informativo comunale: “Il progetto Cloud proposto dal CSI è innanzitutto un progetto di evoluzione del nostro SI; lo stiamo infatti costruendo insieme ai tecnici del Consorzio ed è prevista una ulteriore evoluzione nei prossimi mesi. Per il nostro Ente significa usufruire dei vantaggi di sicurezza e di risparmio che derivano da una gestione non più locale ma centralizzata del sistema. Positiva è stata anche l’attività dei fornitori di software che hanno collaborato con noi e con il Consorzio per la riuscita delle operazioni”.

“Nel complesso – conclude Cangemi – possiamo quindi dirci soddisfatti di aver effettuato una scelta che, grazie ad importanti peculiarità come la flessibilità e la modularità, consente di adattare il servizio Cloud in relazione alle reali esigenze dell’Ente, che possono cambiare nel corso dell’anno. Noi stessi abbiamo la facoltà di agire in autonomia sul cruscotto messo a disposizione dal CSI, al fine di variare la quantità di risorse a disposizione a seconda delle reali esigenze del singolo applicativo o sistema in uso.”

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