Il CSI Piemonte ha ospitato l’11 maggio l’evento annuale “Progettando a Nord Ovest”, organizzato dal PMI® Northern Italy Chapter, considerato il principale punto di riferimento per tutti coloro che sono interessati alle tematiche del Project Management nel nostro paese.

La gestione complessa di ambienti a elevata innovazione è stato il filo conduttore di tutti i temi presentati nella giornata, che ha preso il via con una importante ricorrenza. Il Branch Piemonte Valle d’Aosta (PVA), la cui mission è la diffusione della cultura del Project Management sul territorio, ha festeggiato i primi dieci anni di vita “guardando al futuro”. E guardare al futuro significa partire dalle scuole. In particolare, il PM Kit per la scuola primaria permette agli insegnanti di utilizzare un metodo certificato per introdurre delle competenze integrative d’insegnamento, come per esempio, le 4 C “creativity, collaboration, communications e critical thinking”, stimolando la curiosità e lo spirito critico nei bambini.

“Il percorso “Progetti per la vita” – ha spiegato Ilaria Marletti, Responsabile dell’area Sviluppi ed Evolutive della Direzione Sviluppo e Manutenzione Applicazioni in CSI – è stato ideato invece per gli studenti delle scuole superiori, con lo scopo di insegnare le “buone pratiche” per la gestione dei progetti affinché le possano mettere in pratica nel loro futuro lavorativo ma anche nella vita di tutti i giorni”.

Alcuni componenti del Team PVA hanno illustrato le iniziative in corso in campo sociale, in ambito educativo a vari livelli (dalla scuola primaria al mondo accademico), i dialoghi attivi con le aziende e con i centri di ricerca. Edoardo Calia, vicedirettore dell’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) di Torino, ha messo in luce i benefici derivanti dalla costituzione di un Ecosistema ICT virtuoso per l’Innovazione, sostenuto da una pluralità di risorse tecnico-scientifiche ed economiche, con l’obiettivo comune del trasferimento della innovazione verso il mercato. “In questa ottica l’ISMB e Siti (Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione) – ha sottolineato Calia – confluiranno nella Fondazione Links (Leading Innovation & Knowledge for Society) nata nel 2016 su iniziativa della Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino, con la mission di rafforzare l’interazione tra ricerca e mondo delle imprese, dando ampio spazio ai processi di innovazione”.

Il secondo tema della giornata si è sviluppato intorno all’interazione tra l’esperienza Agile e l’applicazione SCRUM, un framework agile per la gestione del ciclo di sviluppo del software. A illustrarlo è stato Fabio Ricciato, Senior Program Manager della TIM. “Il concetto fondamentale del metodo Agile – ha spiegato Ricciato – è l’iterazione di processo, che permette di cogliere opportunità, correggere errori, rivedere le priorità con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo desiderato. Nel contesto TIM, per esempio, caratterizzato da un mercato competitivo, dall’accorciamento del ciclo innovativo/ prodotto e da Business Model complessi, la metodologia Agile con l’applicazione del framework SCRUM ha permesso di migliorare le performance di processo e di ridurre le incertezze nella relazione con il cliente, grazie ad un maggiore coinvolgimento nella definizione e verifica dei deliverable di progetto”.

La giornata è proseguita con l’intervento di Roberto Polidoro, Vice President Project Risk Management di Leonardo S.p.A., dedicato al Project Risk Management in sistemi complessi.
È stato affrontato il tema della gestione del rischio, intrinseco nell’attività di impresa, la cui rilevanza è pienamente riconosciuta dal mercato (è un fattore di successo se gestito in maniera integrata nelle attività dell’azienda) e dalle autorità regolamentari (ad es. normative e standard ISO con approccio “risk based”). “Le fasi di identificazione, di corretta classificazione e di gestione del rischio – ha concluso lPolidoro – sono essenziali per permettere al Management di assumere decisioni consapevoli.

Le sessioni di workshop pomeridiane, che hanno permesso ai partecipanti di “giocare con l’Agile” e di riflettere sulla corretta accezione di rischio-opportunità dei progetti, hanno concluso una giornata considerata da tutti i partecipanti ricca di stimoli professionali. “Il CSI ha svolto anche quest’anno – conclude Ilaria Marletti – il ruolo di supporter di questa giornata, perché crede fermamente in queste iniziative orientate alla crescita e all’evoluzione del Project Management, come disciplina generale e per il suo utilizzo nei nostri progetti”.

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