Risparmiare energia: questo il macro obiettivo del progetto europeo OPERA (LOw Power heterogeneous architecture for nExt generation of smaRt infrastructure and platforms in industrial and societal Applications), finanziato dal Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020 (H2020) dell’Unione Europea. Più nello specifico, OPERA persegue il miglioramento dell’efficienza energetica nel settore informatico per mezzo di architetture hardware e software eterogenee, capaci di comunicare tramite schede programmabili (FPGA) per distribuire il carico di lavoro in base alle applicazioni e alla tecnologia dei server

All’interno del piano, della durata prevista di tre anni, sono stati individuati tre casi d’uso (due dei quali direttamente in carico al CSI Piemonte), che potrebbero diventare un modello per futuri progetti. Si parte da “Datacenter in a Box (Truck)”, che fa riferimento all’attività del furgone allestito dalla Protezione Civile della Città metropolitana di Torino, che utilizzando un drone monitora il territorio su cui si siano verificate situazioni a rischio (terremoti, alluvioni…). Il drone ha il compito di scattare una serie di fotografie che permettano di ottenere un’ortofoto, ovvero un’immagine aerea con un’elevata risoluzione, navigabile in 3D. La realizzazione di questa mappa tridimensionale richiede grande impiego di energia: obiettivo di OPERA è proprio quello di ridurne il tempo di elaborazione, limitando di conseguenza il dispendio di energia elettrica prodotta dal furgone.

Con “Virtual Desktop” si passa poi a parlare di soluzioni cloud. In questo caso OPERA lavora alla semplificazione del modello utilizzato e alla riduzione del consumo energetico, con l’obiettivo di un risparmio di circa due ordini di grandezza. Infine “Traffic monitoring”, un caso d’uso che fa capo al francese Département de l’Isère e che contempla l’installazione di telecamere su tratti di strada particolarmente rischiosi, per il monitoraggio del traffico e la prevenzione degli incidenti.

“OPERA è un progetto che ci sta dando molte soddisfazioni” commenta Luca Scanavino, analista di business per la Direzione governo servizi e soluzioni infrastrutturali del CSI. “L’interscambio con i partner europei è stimolante e arricchente e questi, da parte loro, hanno mostrato molto interesse per le soluzioni e il metodo di lavoro proposti dal Consorzio.”

Molti i benefici attesi. In primo luogo, come detto, il risparmio energetico, grazie a una maggior efficienza nel rapporto tra carico di lavoro e risorse elaborative. Ma anche risparmio di spazio, concentrando le risorse in uno spazio ridotto, e possibile riutilizzo dei casi d’uso per le PA piemontesi. “Infine – aggiunge Scanavino – si acquisiranno competenze specialistiche nell’ottimizzazione dei consumi energetici hardware e software, nell’OpenStack e nelle metriche di valutazione. Elaborando al contempo un protocollo replicabile per l’acquisizione dei requisiti all’interno di un gruppo di lavoro virtuale ed eterogeneo”.

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