Immaginate di sapere perfettamente dove si trovano i siti pericolosi nel vostro territorio o i depositi di stoccaggio dei rifiuti tossici. Oppure quali sono le aziende più a rischio per lavorazioni e produzione, e come sono attrezzate per rispondere a eventuali stati di emergenza che possano mettere a rischio la collettività.

Ecco, forse saprete che tutto questo è già realtà da diversi anni, grazie alla Direttiva Seveso voluta dall’Unione europea nel 1982. Quello che forse non sapete ancora è che in Piemonte l’informatizzazione di questi documenti e la loro dematerializzazione, primo passo per il miglioramento dell’efficienza dell’intero sistema, è una responsabilità che la Regione ha affidato al CSI Piemonte.

“Una responsabilità che viene assolta talmente bene – spiega Nicola Ianutolo, responsabile dell’area Sviluppo attività internazionali del CSI Piemonte – che a metà dell’anno scorso ha portato all’avvio di un nuovo Twinning proprio su questo tema in Croazia e che conferma l’attrattività della competenza del Consorzio sulla Direttiva Seveso già portata a fattor comune qualche anno fa sempre con un Twinning in Romania”. “Il CSI – prosegue Ianutolo – dimostra di essere da molti anni un attore molto attivo nell’implementazione dei “gemellaggi amministrativi”, strumenti della Commissione Europea per favorire il processo di allargamento e di vicinato, contribuendo allo sviluppo moderno ed efficiente di molte amministrazioni pubbliche di Paesi Beneficiari nell’area balcanica, in Georgia, in Turchia e in Tunisia”.

“In pratica – spiega Antonello Navarretta, Business Information manager dell’area Ambiente, Energia ed Edilizia del CSI – si tratta di un Twinning un po’ particolare, in cui non si scambiano soltanto best practice, ma soprattutto si condivide la soluzione software realizzata in Piemonte”.

Il beneficiario della pubblica amministrazione croata è il corrispettivo del nostro Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Saranno loro a cui verrà trasferito il “Sistema delle Conoscenze Ambientali” realizzato nel 2015 per la Regione Piemonte e che permette di gestire una serie di oggetti diversi: dai siti contaminati alle aziende sottoposte alla Direttiva Seveso, fino alle derivazioni idriche di interesse sul territorio.

Punto di forza della soluzione CSI è quello di mettere a disposizione uno strumento estremamente flessibile, che permette di dematerializzare i documenti e unificare i dati a disposizione per avere una conoscenza a 360 gradi della situazione sul territorio, offrendo diversi livelli di accessibilità e visibilità delle informazioni a vantaggio di pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini.

“Il Twinning – prosegue Navarretta – andrà avanti fino al marzo del 2019. Oggi ci lavora un gruppo di circa cinque colleghi, che si sta occupando in questo momento della localizzazione in croato della soluzione informatica. Oltre al CSI, anche Regione Piemonte partecipa direttamente al progetto, offrendo supporto in ambito metodologico e normativo”.

Una volta entrato in funzione, il sistema permetterà di effettuare ricerche su base alfanumerica per arrivare alla localizzazione geografica dei dati. Per esempio per capire dove sono localizzate sul territorio le aziende che nelle loro produzioni presentano un rilascio di materiale inquinante superiore a una certa soglia.

Un modello estremamente flessibile, quindi, che tanto in Piemonte quanto in Croazia in futuro potrà essere applicato con successo anche ad altri contesti amministrativi e di monitoraggio.

(Nella foto il Parlamento croato – Fonte Wikipedia, autore Suradnik13)

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