Un accordo di quattro anni per nuovi progetti di ricerca congiunti nel settore automotive fra Università di Torino e General Motors. È quello che è stato firmato questa mattina a Torino e che porterà l’Ateneo e General Motors Propulsion Systems-Torino non solo ad affrontare insieme questioni di elevata complessità sulla mobilità di persone e merci, ma anche a condividere infrastrutture, laboratori e competenze.

Per far fronte alle sfide poste dai trend globali di cambiamento, infatti, General Motors ha riconosciuto infatti tra i “saperi” più importanti della nuova industria le competenze che contraddistinguono l’Università: dalle Scienze dei materiali alle Scienze sociali, dall’Economia all’Information and Communications Technology e ai Big Data.

L’accordo nasce inoltre dalla consapevolezza della profonda trasformazione che sta interessando il settore automotive, sia dal punto di vista delle tecnologie di produzione, sia dal punto di vista della domanda di mercato. Il passaggio dal concetto di “proprietà” del bene autoveicolo al concetto di “accessibilità al servizio di mobilità”, ha reso infatti necessario un ripensamento del core business delle aziende del settore, che si stanno concentrando sempre più su tecnologie avanzate abilitanti e sul bisogno di una mobilità personalizzata sulle esigenze del singolo cliente.

La sottoscrizione della convenzione avvia, per la prima volta, un percorso di collaborazione che vedrà come primo passo la costituzione di un advisory board sulle tecnologie disruptive, coordinato dal Prof. Francesco Quatraro docente al Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis dell’Università.

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