Grande successo di pubblico all’incontro che si è tenuto oggi presso la Casa delle Tecnologie Emergenti e contemporaneamente tramesso on line, che ha visto esperti e accademici confrontarsi sul tema del metaverso, da molti descritto come una prossima evoluzione del web in cui gli utenti, tramite il proprio “avatar”, interagiscono tra di loro e con l’ambiente, posseggono oggetti e vivono esperienze fisicamente coinvolgenti.

Quali sono le potenzialità della realtà virtuale e aumentata, e le promesse del metaverso? Quali gli aspetti psicologici, le ricadute economico-sociali, le opportunità per il settore privato e la pubblica amministrazione?
Questi sono alcuni dei temi che sono stati affrontati durante il convegno “Alla scoperta del mondo nuovo. Esperienze tra realtà virtuale, aumentata e metaverso” promosso dal Comitato Tecnico Scientifico del CSI Piemonte, all’interno di Biennale OFF.
Oggi siamo appena all’inizio di questo percorso evolutivo e sono ancora molte le tecnologie da sviluppare, a partire dai visori ancora molto grandi e ingombranti, e le regole da definire. Non ci sono ancora standard condivisi e si stanno diffondendo diversi modi di pensare il metaverso. Ad esempio, ci sono piattaforme che utilizzano visori ottici per immergersi completamente all’interno di un ambiente virtuale simulato oppure altre che “aumentano” la realtà attorno a noi aggiungendo un livello di interazione con gli oggetti che si sta osservando, ad esempio per effettuare acquisti.
Tra le potenzialità e le opportunità del metaverso abbiamo sicuramente un’immersività elevata, una grande capacità di comunicare e generare contenuti che superano i limiti tradizionali. Il metaverso inoltre permette di interagire, tramite gli avatar, in una dimensione completamente nuova, fatta di realtà aumentata e realtà virtuale in cui è possibile non solo incontrare amici o giocare, ma anche nel futuro di usufruire di servizi pubblici e rapportarci in un modo nuovo con la Pubblica Amministrazione.

Tra gli elementi base ci sono sicuramente tecnologie come: la realtà virtuale, la blockchain e l’AI che sono già presenti nella nostra quotidianità, ma che nel futuro diventeranno pervasivi. Uno scenario dunque rivoluzionario che toccherà anche il quadro normativo, perché attualmente non esiste a livello nazionale una normativa su questi temi che tuteli i diritti delle persone e la privacy.
Le tecnologie del metaverso, tramite l’uso dei visori e dei sensori di movimento indossati dagli utenti, hanno infatti accesso a molte più informazioni personali rispetto ai classici servizi web a cui siamo abituati. Inoltre, il livello di immersività degli ambienti virtuali e l’utilizzo di avatar che rappresentano digitalmente un’identità creano situazioni normative nuove, dove concetti come la proprietà e le interazioni tra i soggetti probabilmente richiederanno un aggiornamento delle modalità con cui le norme disciplinano la materia.
“Innovazione, digitalizzazione, tecnologie emergenti – ha sottolineato Letizia Maria Ferraris Presidente CSI Piemonte – sono punti cardine del cammino verso la trasformazione digitale che investe anche la Pubblica Amministrazione. Il CSI è impegnato in questo percorso con la consapevolezza che al progresso tecnologico devono accompagnarsi lo sviluppo di competenze, il sostegno culturale per non lasciare indietro nessuno e la tutela dei diritti e delle libertà delle persone”.
“Le tecnologie derivate dalla realtà virtuale e dal mondo del gaming – ha affermato Fulvio Corno, Presidente Comitato Tecnico Scientifico CSI Piemonte – si trasformano in metaversi quando si combinano con i servizi cloud, le reti sociali, le infrastrutture di interscambio. È fondamentale investire nello studio e nella sperimentazione per trovare i servizi di maggiore valore ed utilità per utenti e cittadini, in una dimensione di maggiore accessibilità”.
Per Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte “Il metaverso potrà diventare un ulteriore canale a disposizione delle persone per usufruire dei servizi pubblici digitali in modo completamente nuovo. Molti grandi player a livello mondiale stanno investendo in questa tecnologia e il CSI vuole essere presente in questa nuova partita, fin dall’inizio. Ora stiamo realizzando delle sperimentazioni per fornire alcuni servizi pilota con cui testare e sperimentare nuovi paradigmi di interazione con i cittadini, in questa fase ancora tutta da esplorare”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here