È partito il piano di formazione sul Fascicolo Sanitario Elettronico che ha l’obiettivo di incrementare le competenze digitali dei professionisti sanitari e diffondere l’utilizzo del FSE 2.0 su tutto il territorio piemontese entro il 2026. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito delle attività finanziate dal PNRR, è promossa dalla Regione Piemonte e realizzata da CSI Piemonte in collaborazione con Azienda Zero e il DAIRI dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria.

Le risorse PNRR
Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha stanziato ingenti risorse per la digitalizzazione della sanità, con un focus sulla formazione del personale sanitario. In particolare, la Missione 6 – Salute prevede investimenti specifici per favorire l’adozione del FSE 2.0 e diffondere una maggiore consapevolezza sui benefici sia per gli operatori sia per i cittadini.

L’offerta formativa
L’offerta formativa è caratterizzata da diverse modalità di erogazione, progettate per consentire una fruizione efficace a tutte le persone interessate. Oltre a convegni e seminari in presenza, sono previste anche sessioni on line che, attraverso brevi moduli, permettono di acquisire nuove conoscenze in modo rapido.

La prima edizione dei corsi si è tenuta a Torino il 27 marzo con il modulo “La formazione all’utilizzo del dato nella pratica sanitaria”, durante il quale sono stati trattati i temi di protezione dei dati, cyberscecurity e GDPR in merito al Fascicolo Sanitario Elettronico.

“L’iniziativa rappresenta l’opportunità per tutti gli operatori del settore sanitario di incentivare l’uso del FSE, a vantaggio degli stessi operatori, dei cittadini e della comunità. Consente, inoltre, di migliorare l’efficienza operativa e creare maggiori sinergie nel sistema sanitario digitale – ha sottolineato Guglielmo Gasparini, responsabile Servizi per gli operatori sanitari. Il Piano di formazione regionale si rivolge a circa 10.000 professionisti (personale di strutture pubbliche e private, Medici di medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta) con un approccio versatile e trasversale: non solo nozioni tecniche, ma anche consigli concreti e buone prassi per creare una cultura della sicurezza e della privacy dei dati sanitari”.    

Il ruolo del CSI
In aggiunta alle competenze tecnologiche e organizzative, il CSI mette in campo l’expertise maturato nell’ambito della didattica e della comunicazione. Cura la promozione dell’iniziativa attraverso una campagna di informazione dedicata e la diffusione di materiali di supporto per veicolare i contenuti formativi. Inoltre, gestisce direttamente la progettazione dei corsi tramite CSI Digital Campus, la Academy che sviluppa e diffonde modelli di apprendimento innovativi per gli Enti pubblici.

“La pianificazione strategica – spiega Letizia Imbesi, project manager – ha richiesto un forte coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti, in particolare con i referenti delle Aziende Sanitarie, con cui abbiamo lavorato in uno spirito di grande collaborazione, condividendo gli obiettivi e le modalità degli interventi formativi”.

Tutti i dettagli del piano di formazione sono disponibili sul sito di Regione Piemonte

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