La lotta alle calamità naturali potrà contare a breve su un nuovo alleato. Entro il 2018, infatti, sarà attivo il progetto I-REACT (Improving Resilience to Emergencies through Advanced Cyber Technologies), che delineerà nuove modalità per la prevenzione e la gestione dei disastri ambientali, anche grazie ai social media.

Il progetto, dal valore complessivo di 6,5 milioni di euro, è finanziato dalla Commissione europea e vede l’Istituto Superiore Mario Boella capofila di una cordata di 20 partner del vecchio continente, fra i quali anche il CSI Piemonte. Completano la squadra centri di ricerca, organizzazioni internazionali come l’UNESCO, enti pubblici e, come sempre più spesso accade nel campo della ricerca applicata, anche piccole e medie imprese, che avranno il ruolo di valorizzare dal punto di vista commerciale l’innovazione.

Ma quale sarà esattamente il compito di I-REACT? “L’obiettivo – spiega Fabrizio Dominici, responsabile dell’Area Mobile Solutions dell’ISMB – è quello di realizzare una piattaforma in grado sfruttare le tecnologie già oggi a disposizione per raccogliere e analizzare molteplici fonti dati e generare informazioni in tempo reale su alluvioni, incendi, terremoti e altre calamità”. La raccolta e la reazione avverranno in maniera veloce e precisa, garantendo allo stesso tempo l’interoperabilità con gli attuali sistemi di gestione delle emergenze.

“I-REACT – prosegue Dominici – nasce dall’esperienza del progetto europeo FLOODIS, focalizzato sulle alluvioni e terminato nel 2015 con un’applicazione per smartphone (già testata) in grado di raccogliere informazioni attraverso le foto scattate sul territorio e restituire proiezioni a breve e lungo termine dell’evolvere del fenomeno, contribuendo così all’organizzazione delle squadre di soccorso”.

Ma le opportunità di raccolta dei dati verranno moltiplicate sfruttando anche i social media. “Intercettando le immagini spontaneamente postate su Instagram e i messaggi Twitter, a cui si aggiungeranno le informazioni dagli operatori sul posto dotati di dispositivi wearable smart (occhiali e braccialetti) e i tradizionali scatti dai satelliti”. I-REACT elaborerà tutti questi dati con un’architettura BigData, che sfrutterà la piattaforma cloud di Microsoft e restituirà in tempi brevissimi le proiezioni di evoluzione del disastro.

Al progetto, come detto, collaborerà attivamente anche il CSI. “Il nostro compito – racconta Mauro Velluto, business information manager dell’Area Territorio e Cartografia – sarà quello di assicurare la raccolta dei requisiti di progetto da parte degli stakeholder pubblici, attraverso la Regione Piemonte. Ma metteremo anche a disposizione la nostra grande esperienza sul tema, acquisita in tanti anni di collaborazione con la Regione Piemonte nella gestione delle sale operative della Protezione Civile”.

 

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