Dal 31 gennaio scorso è attivo anche in Piemonte il nuovo 112, il Numero Unico di Emergenza Europeo, attraverso cui sarà possibile contattare polizia, vigili del fuoco, soccorso medico e carabinieri.

Istituito con un’apposita Direttiva europea nel 1991 per rendere più tempestivo ed efficiente il sistema delle emergenze, il numero è valido in tutti i Paesi UE e in Italia sostituirà i “vecchi” 112, 113, 115 e 118. In Italia a oggi il NUE è attivo soltanto nella Regione Lombardia, mentre la Città di Roma ha riutilizzato l’esperienza lombarda nel 2015, in occasione del Giubileo, e gradualmente la estenderà in tutto il Lazio.

“Il Piemonte – spiega Margherita Italiano, della Direzione Governo servizi e soluzioni applicative per la Salute – ha scelto invece una soluzione basata sull’architettura del servizio 118, frutto di una collaborazione tra il CSI Piemonte, la Regione Piemonte e la Direzione 118 – Città della Salute”. “Nel mese di dicembre 2015 – continua Italiano – i committenti regionali hanno richiesto la collaborazione del CSI Piemonte per poter disporre di un software e delle apparecchiature hardware (server e postazioni di lavoro) necessarie per la gestione del Numero Unico”. Al Consorzio è stato assegnato, inoltre, il compito di formare il personale che opererà nelle centrali operative di Grugliasco, Saluzzo e Aosta – nella regione valdostana saranno infatti attive due postazioni – e di garantire successivamente la manutenzione del software e la gestione complessiva del servizio.

“Nel corso del 2016 – prosegue Italiano – è stato individuato il software secondo le modalità indicate dal Codice dell’Amministrazione Digitale e sono stati predisposti i server e le postazioni di lavoro delle Centrali NUE112. Il 31 gennaio scorso è stata attivata la Centrale di Saluzzo, le prossime tappe prevedono la partenza della Centrale di Grugliasco il 28 febbraio e di quella di Aosta l’11 aprile. In totale, saranno impiegati 32 operatori”.

Ma come funzionerà il nuovo 112? “Il numero – spiega Daniele Gallo, della Direzione Governo servizi e soluzioni applicative per la Salute – sarà contattabile via telefono, app, sms e social network. Chi chiama dovrà indicare il proprio nome, indirizzo e numero di telefono, oltre al luogo dove occorre svolgere l’intervento. Chi continuerà a contattare i vecchi numeri di emergenza (112, 113, 115, 118) verrà indirizzato direttamente alla nuova Centrale e troverà personale addestrato a svolgere una prima fase di valutazione della segnalazione, finalizzata a individuare l’esigenza del chiamante. Successivamente, la telefonata verrà inoltrata, insieme a una scheda contatto contenente le informazioni fornite dal chiamante, alla centrale operativa di competenza di secondo livello: Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria”.

Il nuovo 112 consentirà lo scambio delle chiamate in modo integrato tra i quattro servizi di soccorso smistando le chiamate, dopo aver filtrato quelle inappropriate (errori, scherzi, ecc.), verso il soggetto più adatto. Sarà gratuito sia da telefono fisso che da mobile e utilizzerà soluzioni tecnologiche standard che consentiranno di dotare tutti i servizi di emergenza della funzione di localizzazione geografica e identificazione del chiamante. Sarà, infine, inclusivo e accessibile a tutti: risponderà in 14 lingue e potrà essere utilizzato da non udenti, ipoudenti, non vedenti e persone con disturbi del linguaggio.

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