A un anno dall’avvio di quello che possiamo definire il più grande esperimento sociale nel mondo dell’istruzione, ci poniamo una domanda: la didattica a distanza è solo una misura di emergenza o può diventare la didattica del futuro?

Grazie al lavoro dell’Osservatorio ICT Piemonte, abbiamo a disposizione alcuni dati su connessione, dispositivi e competenze digitali, che ci aiutano a capire limiti e potenzialità della DAD. Ecco cosa emerge in sintesi, con particolare attenzione al Piemonte.

Le scuole
I dati rilevati nel periodo 2019-2020 sulla connettività potenziale alla rete mostrano che in Piemonte il 38% degli edifici scolastici può connettersi con ADSL e il 62% con la fibra. Se consideriamo solo le scuole secondarie superiori, in cui si è fatto maggior ricorso alla DAD, gli edifici piemontesi che hanno accesso alla fibra salgono all’83,8% (Italia 90,2%). Dati che confermano l’esistenza di un divario digitale sul territorio, visto che le scuole superiori si trovano di solito nei centri urbani principali. Inoltre, la tecnologia qualitativamente migliore (FTTH – Fiber to the home) è disponibile nel 15,4% delle scuole piemontesi, quasi tutte situate in provincia di Torino.
Questo per quanto riguarda le possibilità di connessione delle scuole. Ma quanta di questa connettività è effettivamente utilizzata? Il rilevamento è ancora in corso, ma i dati raccolti ci dicono che in Italia l’80% delle scuole potrebbe collegarsi con la fibra ottica, ma circa una scuola su due utilizza ancora una connessione ADSL e il 5% non è connesso alla rete.

Le famiglie
Quando passiamo all’analisi della situazione nelle abitazioni, scopriamo che la quasi totalità delle famiglie piemontesi può connettersi alla rete fissa con ADSL (99,6%) o con il 4G da cellulare (98,9). La percentuale di famiglie che può contare su una connessione con la fibra sfiora l’80%, ma anche in questo caso i dati locali mostrano forti differenze. Nella provincia di Torino infatti le famiglie coperte dalla fibra superano il 90%.
Abbiamo cercato maggiori informazioni analizzando i dati Istat 2019 sulle famiglie piemontesi con componenti di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Quasi tutte le famiglie (97,7%) dispongono di un accesso Internet da casa, ma si collegano in prevalenza con lo smartphone (93,5%). Seguono computer fisso (55,6%), computer portatile (46,1%), tablet (40,4%).
Un altro fattore chiave per la DAD sono le competenze digitali. Solo il 27% della popolazione piemontese dichiara di avere delle buone competenze, mentre la grande maggioranza ha competenze digitali di base o nulle. Il 15% delle persone afferma di non aver mai utilizzato Internet. Anche se il report sul capitale umano 2020 colloca il Piemonte tra le regioni italiane di punta per le competenze digitali, siamo ancora molto lontani dai livelli medi europei.

Lo scenario è in continua evoluzione, ma possiamo dire che i divari sociali e tecnologici sul territorio e tra le famiglie hanno un forte impatto sulla qualità della didattica a distanza rispetto a quella tradizionale.

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