In Piemonte è attivo il programma “Prevenzione Serena”, messo a punto dalla Regione in collaborazione con CPO (Centro di riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica) per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto. Offre esami gratuiti a tutti i cittadini piemontesi nelle fasce di età definite dai programmi specifici per individuare tempestivamente forme cancerose o precancerose, aumentare le probabilità di guarigione e preservare la qualità della vita. Dal 2011 fornisce anche la possibilità di gestire in autonomia gli appuntamenti e consultare l’esito, attraverso il servizio on line realizzato dal CSI e integrato con il Fascicolo Sanitario Elettronico.

La prima ondata pandemica ha segnato una revisione nelle attività di screening. Inizialmente, si è provveduto a rivedere i livelli di erogazione informando via SMS le persone già convocate e disattivando temporaneamente anche il servizio on line, da marzo a maggio 2020. Successivamente, è partita la riprogrammazione dei calendari per recuperare le prenotazioni annullate.

Sulla scorta dell’esperienza della prima fase, nella seconda ondata le modalità organizzative sono state riviste, tenendo conto della riduzione della disponibilità delle strutture, per la necessità di evitare assembramenti e di sanificare i locali.

Molteplici le strategie messe in campo per recuperare i ritardi accumulati e garantire a tutti l’accesso al programma: l’attivazione dei centri anche durante il weekend, l’ottimizzazione di spazi e risorse, l’adozione di criteri di priorità nell’invio degli inviti, in base al livello di rischio di diversi sottogruppi della popolazione. Nel periodo di riduzione dell’attività è stata temporaneamente posticipata l’età d’uscita dal programma, mentre è stato esteso l’intervallo di screening per le donne con precedente test HPV negativo. Il sistema informativo è stato adeguato per consentire livelli di adesione ottimali e occupare il 100% delle disponibilità.

Nel corso del 2021 il numero delle mammografie eseguite è tornato ai livelli precedenti al Covid. Dati positivi anche per il primo semestre del 2022, in cui sono stati eseguiti circa 212.500 esami di screening, cioè il 98% di quelli eseguiti nell’anno pre-pandemia. Oltre 86.000 esami al seno (94% rispetto al 2019), 77.000 all’utero (92% rispetto al periodo pre-pandemia), 49.000 al colon retto (+119% rispetto al 2019).

Un risultato importante reso possibile grazie all’esperienza maturata sulla tematica di riferimento e alla versatilità dimostrata dal gruppo di lavoro.

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