Il progetto per la virtualizzazione delle postazioni di lavoro regionali andrà a liberare un grande spazio per il software libero che, a differenza di quello proprietario, offre un modello inclusivo aperto alla collaborazione e con potenziali ricadute di investimenti sul territorio.

“Sulle nuove postazioni regionali – spiega Flavio Piovesan, dell’Area Accesso e connettività del CSI Piemonte – è utilizzato un set di soluzioni Open Source che comprende Firefox per la navigazione web, Unified Communication (basato su piattaforma OpenExchange) per la posta e Libre Office come software per la produttività individuale”. Una scelta tecnologica che, condivisa con alcune associazioni di riferimento del mondo OS, come l’Italian Linux Society, ha trovato sia un primo sostegno ufficioso che un plauso per l’iniziativa.

il valore economico medio si attesta su circa 400€ a licenza/utente, che vengono risparmiati dall’ente adottando Libre Office come strumento di produttività individuale

Questa soluzione sta consentendo alla Regione, dove possibile, di svincolarsi progressivamente dai costi di licenza legati al software proprietario, con un notevole risparmio in termini economici; prendendo ad esempio come riferimento le attuali tariffe CONSIP per i prodotti di Office Automation (Microsoft Office Professional o Office 365) il valore economico medio si attesta su circa 400€ a licenza/utente, che vengono risparmiati dall’ente adottando Libre Office come strumento di produttività individuale, senza contare i costi nascosti dovuti al change e l’impatto verso gli utenti. Ma oltre a questo aspetto, c’è da ricordare che una scelta di questo tipo è perfettamente in linea con quanto previsto dalla Legge Regionale 9/2009, in materia di pluralismo informatico e diffusione del software libero nella pubblica amministrazione.

Come per tutte le novità tecnologiche che impattano su modalità di lavoro strutturate, è stato inevitabilmente necessario predisporre anche un percorso di formazione e informazione ad hoc sui nuovi strumenti e sulle loro funzionalità. Sia verso il management, per la guida del cambiamento, sia verso gli utenti finali, perché potessero familiarizzare con l’ambiente di lavoro open source e con le suite di office automation. “Abbiamo lavorato e lavoreremo con la Regione su vari aspetti”, prosegue Piovesan. “In primis con comunicazioni verso i Direttori, ma anche con la costituzione di un apposito nucleo di supporto operativo”.

Le attività previste nell’ambito della formazione hanno previsto un percorso costituito dalle risorse didattiche di vario tipo. Si parte da un tutorial sull’utilizzo del “nuovo” personal computer – spiega Riccarda Cristofanini, responsabile dell’Area Comunicazione, cultura e competenze digitali del CSI – per arrivare a documenti di supporto (manuali, linee guida), sondaggi per la raccolta di feedback, FAQ e forum di discussione”.

I risultati emersi dai sondaggi guidati, dopo la prima fase di migrazione, sono utilizzati per arricchire e per revisionare le risorse didattiche, di concerto con quanto emerge dagli incontri di follow up in presenza, presenti nel percorso formativo online.

“Previsto inoltre – continua Cristofanini – un percorso formativo a più moduli su Libre Office versione 5.2.2.2, fruibile sia da PC che da tablet, per spiegare tutte le possibilità a disposizione degli utenti, dai concetti base alle funzionalità più avanzate”. Tutti i corsi sono disponibili sulla piattaforma di e-learning della Regione Piemonte.

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